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Migranti, Lamorgese: sanatoria stranieri irregolari “Ma non saranno 600mila”

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Migranti, Lamorgese: sanatoria stranieri irregolari "Ma non saranno 600mila"

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese apre alla regolarizzazione dei lavoratori migranti. Ma non riguarderà “600mila persone”, ha puntualizzato la titolare del Viminale, che, in audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera, ha anche sottolineato la necessità di “intercettare i segnali di disgregazione del tessuto sociale, in particolare per le categorie più deboli” ed erogare tempestivamente risorse per la ripresa, facendo però attenzione all’ “inserimento della criminalità organizzata nella fase di riavvio delle attività economiche”.

Era stata la ministra delle Risorse agricole, Teresa Bellanova, a mettere in agenda la sanatoria degli irregolari. Trovando una sponda nella collega dell’Interno. “Mi sono sentita – ha detto Lamorgese – con la Bellanova, stiamo lavorando insieme. Vedremo quando sarà il momento di concretizzare una previsione normativa, per ora non c’è nulla. Non abbiamo definito una linea certa con gli altri ministri”.

Di sicuro gli interessati non saranno i 600mila indicati dalle stime, “ma quelli che servono e con delle regole”.

“Si pone – ha spiegato – il problema della raccolta e di far emergere chi ora lavora in nero, anche per ragioni di sicurezza. La misura dovrebbe riguardare agricoltura e pesca, ma stiamo verificando quali settori eventualmente considerare. Si è parlato di colf e badanti; valutiamo, ancora non c’è nulla di concreto”.

Il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra, plaude alla regolarizzazione, ma ritiene “sbagliata ed opportunistica” l’idea di legarla solo al settore agricolo, perchè “non tiene conto della condizione di ricatto e sfruttamento vissuta da tutte le lavoratrici e i lavoratori stranieri”.

Per l’Anci l’intervento “consente di dare una risposta alle difficoltà oggettive legate ai percorsi di regolarizzazione già avviati per chi contribuisce concretamente allo sviluppo del territorio attraverso il proprio lavoro”.

L’Assindatcolf stima in 200mila i domestici senza permesso di soggiorno e chiede di includerli nella regolarizzazione.

Critiche, invece dall’opposizione. Maurizio Gasparri (Fi) definisce “sciagurata” la “proposta di una sanatoria”. Emanuele Prisco e Giovanni Donzelli parlano di “folle ipotesi”.

Lamorgese ha poi riferito sull’impegno del ministero “in un momento tra i più difficili della storia repubblicana”. I prefetti sono stati invitati ad “un’opera di ascolto, dialogo e confronto con enti locali, parti sociali e rappresentanti delle attività produttive per intercettare segnali di disgregazione del tessuto sociale, in particolare per le categorie più deboli”.

I temi caldi sono quelli del “disagio abitativo”, della “carenza di liquidità”, dell’ “accesso al credito delle famiglie e degli operatori economici”.

In vista della ripresa poi, ha rilevato la ministra, massima attenzione va prestata all’ “ingente mole di interventi finanziari” di Governo ed Europa, cercando “un punto di equilibrio tra la tempestività delle erogazioni ed i relativi controlli che sono irrinunciabili, anche attraverso interventi correttivi all’attuale quadro antimafia”.

Lamorgese ha inoltre aggiornato sulla situazione dei migranti: 483 gli arrivi via mare ad aprile, il doppio rispetto a marzo.

E potrebbero esserci novità sulla gestione delle navi umanitarie. “Lavoriamo con il ministro tedesco – ha annunciato – per prevedere la possibilità che il porto venga attribuito dallo Stato di bandiera” della nave che soccorre i migranti.

I 180 in quarantena sulla ‘Rubattino’ nel porto di Palermo, ha aggiunto, “saranno distribuiti in Europa”.

Infine, il Viminale è impegnato anche nel contrasto al fenomeno della violenza delle donne, esacerbato dalle convivenza forzate dettata dai divieti di spostamento. “Abbiamo sollecitato i prefetti ad attivare punti di contatto immediato, indicando anche i referenti, per procedere con celerità” all’accoglienza protetta delle vittime.

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