Due donne rapinate mentre vanno al lavoro, un’altra giovane 33enne incinta al settimo mese, travolta da un ladro in fuga. Sono queste le vittime degli ennesimi episodi di violenza accaduti a Mestre. In entrambi i casi, i banditi sono fuggiti in bicicletta.
Il primo fatto è successo intorno alle 4.30 del mattino di mercoledì 20 maggio, nel sottopasso ciclopedonale di via Dante. Due donne veneziane, di 40 e 57 anni, stavano andando al lavoro, quando un uomo in bici e a volto scoperto, probabilmente un nordafricano, ha sbarrato loro la strada. Le due sono state poi accerchiate da un complice dell’uomo.
I due furfanti hanno buttato a terra le donne, ordinando di consegnare cellulari e soldi, uno di loro avrebbe anche estratto un coltello. Una volta sottratto i beni delle due, i nordafricani si sono dileguati pedalando. Le donne in stato di choc sono state aiutate da un passante che ha avvertito il 113, è partita la caccia ai due delinquenti mentre le donne sono state accompagnate in ospedale per controlli medici.
L’altro episodio, invece, è capitato poco dopo le 11, all’angolo tra Corso del Popolo e via Gozzi. La vittima è un camionista, che intento a scaricare della merce aveva lasciato incustodito il suo borsello con dentro portafoglio e cellulare, appoggiato sul posto di guida. Il ladro, che lo stava eidentemente tenendo d’occhio, ha inforcato la bici e, preso il borsello, è scappato.
La vittima l’ha visto ed inseguito, il furfante ha aumentato la velocità e non si è accorto che in quel momento stava passando una donna di 33 anni incinta, l’ha così travolta e fatta cadere a terra facendole sbattere violentemente la testa, mentre lui, rimasto in sella, ha proseguito la fuga.
La donna è stata ricoverata al pronto soccorso, dov’è stata sottoposta a controlli accurati per avere assicurazione che con la caduta il bambino non avesse riportato lesioni di alcuni tipo. È rimasta in osservazione, ma le sue condizioni sembrerebbero migliorare. La ferita alla testa, inoltre, non avrebbe causato problemi alla gravidanza.
Sul caso sta indagando il Gamm (gruppo anticrimine di Mestre e Marghera), al momento, l’unica considerazione fatta è che in entrambi i casi, i malviventi sarebbero stranieri ed in possesso di biciclette per la fuga.
Redazione
21/05/2015
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