Il Meeting nazionale dello Scrittore ha superato brillantemente la sua terza edizione, conquistando il favore del pubblico.
Il 15 settembre infatti, i posti a sedere erano tutti occupati sotto la Loggetta di Largo San Giorgio, nel centro storico di Noale, per la terza edizione di un premio, anzi, due, che hanno visto sfidarsi autori di libri da tutta Italia: 120 i secondi a disposizione per presentare la propria opera, mostrandone la copertina, e convincere una giuria di giornalisti ed esperti a concedere il proprio voto.
In palio quest’anno, due premi distinti: la prestigiosa targa del “Miglior Libro presentato” e quella della “Miglior Copertina”.
Marina Longhin si è aggiudicata il premio “Miglior libro” con “Classe 1911”, una presentazione, la sua, accompagnata da alcuni oggetti d’altri tempi.
Il libro, racconta l’autrice, parla di una storia vera. “Sono vicende realmente accadute, episodi del Ventennio fascista accaduti qui, nel miranese, nel veneziano. Questo libro parla di un giovane con un sogno, aprire una falegnameria, che è costretto ad accantonare per partire e conquistare l’Etiopia. Ho impiegato due anni per scrivere questo libro – prosegue Longhin – due anni di ricerche storiche. L’opera è stata selezionata al Premio Campiello quest’anno ed è stato appena selezionato per il “Premio città di Como”. E’ un libro che mi sta dando delle belle soddisfazioni”.
L’altra vincitrice del Meeting dello scittore è Emanuela Navone, che si è aggiudicata il premio “Miglior Copertina” con il volume “Oltre la soglia”. “E’ una raccolta di poesie – ci dice l’autrice – che ho scritto quando avevo 18-20 anni, quindi quasi una ventina d’anni fa. E’ una raccolta molto intima perché racconta come mi sentivo all’epoca: in mezzo alla soglia, non sapevo se rimanere ferma dove mi trovavo o uscire, e andare avanti. Sono un’autrice che scrive principalmente thriller e manuali di scrittura, ma all’epoca mi sentivo meglio a comunicare quello che provavo con la poesia”.
La copertina vincitrice come nasce? Ringraziando l’intelligenza artificiale, ci rivela Navone, grazie al bot Midjourney, a cui naturalmente ha fornito le indicazioni su come desiderava il disegno. “Gli ho naturalmente fornito degli input, ma così è stato possibile realizzare la copertina come volevo. Il bot, a pagamento, dà quattro proposte, e poi si decide come lavorarle. Fino all’anno scorso questo non era possibile e invece grazie a questa tecnologia ho potuto realizzare la copertina del libro esattamente come la volevo, mi sono trovata meglio rispetto ad altre realizzate antecedentemente. La grafica sta facendo davvero dei passi da gigante grazie all’intelligenza artificiale”.
Il Meeting dello scrittore, anche quest’anno, ha visto Annamaria Tosatto, l’assessore alla Cultura del Comune di Noale, fare gli onori di casa: “Siamo felici di ospitare anche quest’anno la terza edizione del Meeting nazionale dello Scrittore, da Torino a Noale”. E sono tanti i romanzi che sono stati presentati in questa edizione, dai gialli medievali alla fantascienza, o le storie tutte al femminile: donne che intrecciano le penne e scrivono storie di altre donne. E’ il caso delle autrici Jessica Maccario, Cristina Tata e Giulia Visioli, autrici del libro dal titolo: “I volti della rinascita”.
“Questo libro lo abbiamo scritto insieme a Giulia Visioli, quindi a sei mani – spiegano Maccario e Tata – nasce dalla voglia di ricominciare, perché a tutti noi è capitato, nella vita, di cadere. Siamo caduti e abbiamo trovato anche negli altri la forza di rialzarci, rinascere grazie ad altri che sono lo specchio di noi stessi, questo è il concetto fondamentale del libro”. Il libro è stato pubblicato a dicembre scorso e parte dal concetto che tutti al mondo hanno perso qualcosa. “Le protagoniste hanno tutte perso qualcosa, in modo differente: chi una persona cara, chi l’amore, chi un fratello… Abbiamo cercato di racchiudere e descrivere sensazioni diverse. A un certo punto la storie di queste tre protagoniste, che non si conoscevano, si intrecciano, in modo da potersi aiutarsi a superare le difficoltà, tirando fuori, nel contempo, la forza interiore. Una rinascita che poi si manifesterà nel lavoro e nella vita, nelle scelte che hanno deciso di intraprendere”.
Tra i libri in gara, anche i racconti brevi. Vilma Buttolo con il libro “Legami: l’importanza di un accento in 10 racconti”, spiega di preferire questa forma di scrittura. “Più il racconto è corto, più sono contenta, se riesco a trasmettere qualcosa al lettore. Questo è un volume che nasce nel periodo del Covid, quando le nostre relazioni erano perse, e mi sono cimentata a raccontarne di diverse. Le relazioni – aggiunge Buttolo – possono essere positive o degli inferni. Oltre ad esser un’autrice sono un’assistente sociale, questi racconti sono inventati, ma caleidoscopi di storie vere. L’esperienza di Noale mi è piaciuta moltissimo: è stata la prima volta in cui presentavo a voce il mio libro, molto diverso da una presentazione con domande in cui un autore ha più spazio”.
Dalle storie romanzate agli eventi storici con il libro “Corsa al potere” di Fabrizio Olivero. “Il libro nasce dalla passione per la storia e da un’idea – racconta l’autore – mi piace raccontare il grande evento storico vissuto nella quotidianità di tutti i giorni e nelle piccole vicende, quelle meno note, mescolando con tanta fantasia altri elementi, che sono il contorno del libro”.
E dagli eventi storici ai gialli ambientati nel Medioevo: l’autrice Alessia Francone ha partecipato alla manifestazione a Noale con “L’ultima predica”, uscito a luglio 2022, un giallo medievale. “Nella struttura è un giallo classico d’indagine – spiega l’autrice – che parte dall’omicidio di un famoso predicatore domenicano in un comune medievale della Toscana del ‘200. Incide molto sul romanzo l’aspetto storico, a livello di dettagli, di vita quotidiana e ambientazione. Dietro c’è molta documentazione anche, ad esempio, nella struttura degli edifici, in tutta una serie di aspetti e fenomeni storici più consistenti. Ogni inizio capitolo, ad esempio, parte con una datazione di un documento medievale”.
Al Meeting Nazionale dello scrittore non sono mancati, anche quest’anno, libri che hanno sollevato riflessioni su tematiche delicate, come quello di Manuela Chiarottino dal titolo: “La stessa rabbia negli occhi”. “Questo libro ha avuto il patrocinio del centro nazionale contro il bullismo “Bulli Stop” – spiega l’autrice – I protagonisti sono degli adolescenti, è una storia trasversale indirizzata ai ragazzi, ma anche ai genitori. Tra le tematiche affrontate c’è infatti la difficoltà di dialogo tra genitori e figli, oltre al dolore per la perdita, c’è il bullismo e il “cutting”, un fenomeno che non tutti conoscono. E’ un romanzo che affronta tematiche difficili ma insegna che l’amicizia è un grande valore e che bisogna imparare ad amarsi per quello che si è. Il dolore altrimenti rischia di diventare così una “zona di comfort” quando tutti meritiamo di uscire alla luce e brillare”. E dal bullismo al controllo delle emozioni, con il libro di Sarah Rivera dal titolo “Fuori controllo”. “Parla del controllo delle emozioni – spiega Rivera – ma soprattutto è un romanzo che ci fa sognare”.
L’ambìto premio “Miglior Libro” è andato all’autrice che ha totalizzato più punti dai giurati, che in quei due minuti cronometrati di presentazione si sono sentiti coinvolti e incuriositi dall’opera. Il premio della copertina è stato il risultato di una “sfilata” dell’autore con il libro davanti agli occhi dei giurati che hanno avuto la possibilità di esaminarlo in ogni sua componente esteriore.
E sullo sfondo della manifestazione la musica di Dj Eddy Rizzo, fra una presentazione e l’altra.
