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Medici a gettone negli ospedali: non c’è la stretta, anzi si allarga

Le aziende ospedaliere potranno fare ricorso ai cosiddetti medici gettonisti non soltanto nei servizi di emergenza-urgenza ospedaliera, come si indicava nel testo iniziale del decreto, ma anche in altri reparti se necessario.

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Il settore sanitario italiano si prepara ad importanti cambiamenti con l’approvazione del prossimo provvedimento, imminente, chiamato ” decreto bollette”. Dopo un’attenta valutazione degli emendamenti da parte delle commissioni riunite Finanze e Affari sociali della Camera, il testo, modificato secondo le nuove disposizioni, sarà presentato all’Aula il 17 maggio per una discussione generale.

Una delle principali modifiche riguarda l’utilizzo dei medici “gettonisti”. Contrariamente alle previsioni iniziali, le nuove disposizioni rendono le maglie meno rigide consentendo alle aziende ospedaliere di avvalersi di tali medici non solo nei servizi di emergenza-urgenza, ma anche in altri reparti qualora necessario. Tuttavia, questa esternalizzazione sarà consentita solo per un periodo massimo di dodici mesi e il personale medico e infermieristico coinvolto dovrà soddisfare i requisiti di professionalità previsti dalla normativa vigente.

Il decreto bollette emendato conferma anche l’indennità per i medici e gli infermieri dei servizi di emergenza-urgenza. Questa indennità, che sarà erogata dal 1° giugno 2023 al 31 dicembre 2023, ammonta complessivamente a 100 milioni di euro, di cui 30 milioni destinati alla dirigenza medica e 70 milioni al personale del comparto sanitario.

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha commentato la decisione affermando: “Dovevamo mettere un freno a questa cosa e lo abbiamo fatto. Ora è chiaro che questo processo va portato a termine, ma con un minimo di attenzione. Se togliamo i gettonisti dall’oggi al domani, infatti, rischiamo di far franare qualche reparto e questo non lo vogliamo fare per i pazienti, ma è chiaro che il fenomeno dei gettonisti deve finire”.

Tuttavia, i sindacati medici Cimo e Fp-Cgil hanno espresso critiche definendo questa modifica come una “marcia indietro”. In risposta, il Ministero della Salute ha chiarito che non vi è alcun allentamento della restrizione sui medici gettonisti, ma che la modifica risponde alle richieste delle regioni per esternalizzazioni necessarie per affrontare le emergenze in tutti i reparti ospedalieri, limitate a un massimo di 12 mesi senza possibilità di proroga.

Il decreto bollette emendato include anche altre importanti misure. Ad esempio, prevede un aumento della tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive fino a 100 euro per il personale medico e infermieristico che opera nei pronto soccorso pediatrici e ginecologici afferenti ai presìdi di emergenza-urgenza.

Sul fronte delle aziende, poi, un emendamento approvato prevede che le industrie fornitrici di dispositivi medici che nell’ambito del payback sanitario non abbiano attivato contenziosi, possano estinguere il pagamento dovuto per gli anni 2015-2018 con “l’integrale e tempestivo versamento” della quota ridotta per loro prevista (pari al 48% dell’importo). Inoltre, sono previsti fino a 2 milioni di risorse per il 2023 per riconoscere alle start up innovative che si occupano di ambiente, energie rinnovabili e sanità un credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo.

Non va invece avanti, per il momento, la proposta di incentivi per riportare i cervelli in fuga in Italia, in quanto troppo onerosa e bocciata dal ministero delle Finanze. Approvati invece gli emendamenti che prevedono la stabilizzazione dei ricercatori sanitari di Ircss pubblici e Izs. Altra novità: in futuro ci saranno meno paletti per i concorsi per i laureati in odontoiatria, i quali non dovranno più essere in possesso della specializzazione ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici. Misure importanti che dovranno ora passare al vaglio della Camera. Intanto, domani approda in Cdm il disegno di legge delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi con alcune misure in materia farmaceutica e sanitaria, a favore in particolare dei malati cronici e dei disabili, con una forte spinta verso le ricette elettroniche.

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7 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Fenomeno forse non hai capito che non ci sono più medici a sufficienza (meritevoli o non). Ma lei sicuramente avrà ancora molto da aspettare in quanto il trapianto cerebrale non lo hanno ancora attuato, o magari potrebbe sottoporsi come cavia ?

  2. I gettonisti a volte non danno garanzie, o meglio, puoi trovare al uno che non sa dove mettere le mani, se non ci sono gli infermieri a fianco, corri il rischio di lasciarci la pelle, meditate gente, meditate. Medicina solo per i meritevoli. Shylock the first

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