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Maxi operazione contro pedopornografia: perquisizioni e arresti anche a Venezia

Maxi operazione della Polizia Postale contro la pedopornografia online: gli agenti si sono finti "clienti" per infiltrarsi

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Maxi operazione condotta dalla Polizia Postale i cui esiti si sono visti oggi. 28 individui sono stati arrestati in flagranza di reato e altri 28 sono stati denunciati per la detenzione di ingenti quantità di materiale pedopornografico. L’azione è stata orchestrata dalla Procura della Repubblica di Venezia, attraverso il Centro Nazionale del Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO), e ha coinvolto circa 200 agenti della Polizia Postale, i quali hanno eseguito 51 decreti di perquisizione in 38 province italiane.

Tutti gli arresti sono stati convalidati, e 19 misure cautelari sono state applicate. Le indagini, protrattesi per oltre sei mesi, sono state condotte da agenti sotto copertura su una piattaforma di messaggistica.

Circa 130 spazi virtuali sono stati monitorati attentamente dalla Polizia Postale, rivelando la presenza di utenti provenienti da tutto il mondo che scambiavano migliaia di foto e video raccapriccianti di abusi su minori.

Gli agenti “undercover” veneti hanno ottenuto 59 decreti di perquisizione personale e informatica nei confronti di utenti italiani, facenti parte della oscura ‘community’ internazionale di pedofili.

La collaborazione internazionale è stata fondamentale in questo sforzo con la Polizia Postale che ha segnalato centinaia di utenti esteri, sia europei che extraeuropei, agli Stati interessati tramite canali di cooperazione internazionale di polizia.

Durante le perquisizioni, numerosi dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di file pedopornografici sono stati sequestrati. Tali materiali saranno oggetto di ulteriori analisi al fine di individuare potenziali altri utenti coinvolti in questa rete criminale.

Gli arresti sono stati effettuati in diverse province italiane, tra cui Venezia (due persone arrestate), Bergamo, Milano, Pisa, Rimini, Bologna, Cagliari, Ferrara, Napoli, Pavia, Perugia, Roma, Sondrio, Pesaro, Ravenna, Torino, Varese, Cremona, Messina, Palermo e Savona.

Le perquisizioni, mirate e decisive, hanno interessato città come Verona, Rovigo, Bari, Campobasso, Perugia, Cremona, Milano, Torino, Catania, Roma, Trapani, Caserta, Napoli e Parma.

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