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“Ma io, come residente, posso abitare a Venezia o disturbo le attività lavorative abusive?”. La lettera

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Salve,

dopo una lunga discussione con un artista di strada, chiedo mi venga data una risposta ad una domanda sorta dopo questo surreale colloquio: io, come residente, posso abitare a Venezia o arreco disturbo alle attività lavorative abusive?

Abito in Campo San Bortolo, con mia moglie e i miei tre figli.
Da quando ci siamo trasferiti, nel periodo da maggio a ottobre, un artista di strada suona un violino 4 o 5 sere a settimana, per ore, con un amplificatore.
Per una buona convivenza, abbiamo iniziato a chiedere che non venisse così frequentemente o che abbassasse il volume, senza successo.

Riporto l’estratto della discussione di stasera perché vi assicuro mi ha fatto sorgere il dubbio di essere nel torto.
Se così fosse vi prego di avvertirmi, in modo che mi possa organizzare per togliere il disturbo e trasferirmi da Venezia.
Veramente non sapevo che la destinazione d’uso fosse “luogo di intrattenimento”.

Io: Non puoi suonare tutte le sere per ore a questo volume. Se venissi ogni tanto porteremmo pazienza, ma tutte le sere per ore. Sono 2 anni che vieni.
Lui: Non ero io l’anno scorso, io non vengo spesso.
Io: Ascolta, abito qui, ti vedo dalla finestra. Ti conosco, conosco bene anche le canzoni che fai. Non mi prendere in giro. E poi sei qui senza autorizzazione.
Lui: Ma io ho l’autorizzazione!
Io: Ma come? Quando chiamo i vigili vengono e vai via di corsa! Se avessi l’autorizzazione ti lascerebbero.

Lui: Ma io ho studiato vent’anni per fare questo lavoro.
Io: Puoi andare anche da un’altra parte! Se venissi una sera a settimana porterei pazienza, ma è l’insistenza!
Lui: Si guadagna solo qui e a San Marco. Non mi sposto.
Io: Ma ci sono tanti altri posti di passaggio, vai in erbaria qualche volta o a San Marco!
Lui: ma io conosco molto bene questa città! So dove si guadagna, tu non sai! Poi se i campi sono troppo larghi, la musica si disperde e non sentono!
Io: Certo! Ma in un campo stretto la musica entra diretta nelle finestre di chi ci abita!
Lui: Chiudi le finestre

Io: Io per lavoro spesso devo alzarmi presto. Mia moglie sta studiando per esami all’università! Ho 3 figli che studiano! Non possiamo vivere se ti metti qui con le casse ad alto volume!
Lui: Ma se il volume non è alto la gente non si ferma! E’ il mio lavoro! Sono anche nato in Ucraina. Sono l’unico maschio di famiglia, devo lavorare.

Io: Ascolta. A 26 anni avevo già una moglie da mantenere e una figlia, un altro figlio in arrivo, un affitto e lavoravo solo io. So che è difficile, ma se è un lavoro che ti serve mi dici e te lo trovo io! Mandami un curriculum.
Lui: E’ questo il mio lavoro! Ma abiti lì dove ci sono le finestre aperte? Chiudile, puoi mettere il condizionatore.
Io: Ma con quello che costa il condizionatore io mi chiudo in casa perché non posso aprire le finestre perché ci sei tu?
Lui: Ti pago io il condizionatore, mi dici quanto costa la corrente e ti do i soldi!

Io: Non è mica questo! L’altro giorno stavo male, avevo 39 di febbre ed era una sofferenza avere questo rumore! Altre volte devo andare a letto presto perché mi alzo all’alba per andare in giro per l’Italia per lavoro.
Lui: Ma questo è il mio lavoro. Io posso suonare nei campi, non mi puoi dire di andare via. Io posso stare qui. Se vuoi possiamo metterci d’accordo, ti do il numero e quando stai male mi chiami e io non vengo.

Potrei continuare, ma da questo punto in poi non sono stato attento alla discussione. Mi è venuta la forte sensazione di essere fuori luogo, di abitare un posto che non vuole abitanti, ma solo lavoratori dell’intrattenimento o del turismo, oltre ovviamente al pubblico pagante.

Come un parco di divertimenti, insomma.

Ripropongo quindi a voi la mia domanda: è lecito che viva a Venezia da abitante oppure sono inopportuno?

Grazie per la risposta che spero non si faccia attendere.

Alessandro G.

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21 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Ciao a tutti, sono l’autore.
    Ringrazio per i commenti ed i suggerimenti.
    Non vi preoccupate, non ho alcuna intenzione di lasciare alcunché intentato.

    Le segnaalzioni ai vigili sono ormai decine. A volte intervengono, ma NON fanno la multa. Questo è grave, perché l’artista di strada in questione guadagna ben di più di quanto possa essere il disturbo di interrompere prima “il lavoro”. Quindi ritorna sempre il giorno dopo.

    Di questo il comando è stato informato via PEC. Anche in riferimento alle casse utilizzate dall'”artista”, che vanno espressamente contro il regolamento comunale.

    Ho già avvertito in modo informale i Carabinieri e quindi da stasera verranno anche loro avvertiti.

    In seguito è mia intenzione chiedere alle sedi competenti il motivo per cui a fronte di decine di segnalazioni non vi siano state ammende da parte dei vigili: che dovranno renderne conto.

    Aggiungo che tutto è dimostrabile, perché in campo San Bortolo c’è la telecamera collegata con la centrale operativa, che registra le immagini.

    Forse l’unica cosa che sbagliano i Veneziani è di non dare seguito alle lamentele in modo asiduo: non sarà questo il caso.

    Se qualche residente di Campo San Bortolo si volesse unire sono a disposizione.

    Alessandro G.

  2. ormai siamo alla frutta a mestre spacciano e si drogano alla luce del sole nei condomini fanno rumori infernali e nessuno dice niente nemmeno gli amm.ri e qui si tratta di stress acustico che purtroppo non frega a nessuno ne so qualcosa anch’io, dovresti recueprare delle firme di pesone che hanno lo stesso problema e portarlo in questura provare almeno….abitavo anch’io avenezia ci sono nata bei tempi ormai le cose sono cambiate non tornerà piu cme prima

  3. Per carità non segua i consigli su gettargli addosso liquidi vari….passerebbe dalla parte del torto immediatamente rischiando anche una denuncia…..
    Consiglio di inviare ai vigili una pec ….ogni giorno finché non arrivano ….

    • Dove sono i vigili che tanti anni fa, chiamati dagli abitanti, venivano e ti sequestravano il pallone in estate, perché noi bambini facevamo chiasso durante le ore di riposo….??

      • Rispondo ad Alessandro G. con cui solidarizzo totalmente, vivendo la medesima situazione, nel medesimo luogo. Aggiungerei che il suonatore di strada (che ben conosco, non di vista, ma di udito) non è neppure la peggiore tra le invasioni acustiche che allietano il campo, 24 ore al giorno, 330 giorni l’anno, ad essere generosi..
        Non c’è purtroppo molto da aggiungere a tutte le segnalazioni che leggo quotidianamente da residenti residui(per quanto ce la si farà ancora?) che tentano a prezzo di una qualità di vita ormai insostenibile di continuare a vivere nella propria città, o nella città di elezione (quante volte ho pensato nel corso di questi anni di essere stata particolarmente sfortunata nel nascere in una città così ambita, fossi nata in un paesino defilato e sconosciuto avrei potuto secondare il legame affettivo che lega, con più o meno ambivalenze al luogo di nascita, e di crescita).
        Sono anni oramai, che si ha la sensazione(che va via via trasformandosi in certezza) che i residenti, veneziani e non, siano di intralcio ai turisti, ed a qualsiasi attività che col turismo abbia attinenza. Che i residenti, fino ad ora garanzia della sopravvivenza di una città così fragile, nella forma di città, non di museo, o di sagra diffusa, siano ora diventati di ostacolo ad un progetto(?) difficile da individuare, se non come un’idea di sfruttamento miope e piratesco di risorsa da utilizzare tutta e subito, come non ci fosse un domani.
        Domani infatti difficile da intravedere, continuando questa”strategia”.
        Inutile continuare l’elenco, che i residenti per lo più già conoscono, delle cose che non dovrebbero essere accettabili, e che sono invece diventate normali. Del resto questo probabilmente attiene ad una trasfomazione ben più estesa e generalizzata dei comportamenti nelle relazioni tra umani.. o giù di lì.
        Con l’ottuso ottimismo che mi caratterizza, mi piacerebbe comunque
        sostenere e accodarmi a qualsiasi iniziativa intrapresa per contrastare/arginare questa devastazione.
        FLAVIA H.

        • gentile FLAVIA H. bondì,
          ho letto tutto d’un fiato e ho pensato: o è una maga. o ha mangiato la pasta asciutta del mago.
          Putroppo non è magia, è solo la pura e cruda realtà, che come Lei ha cosi esaurientemente descritto, prevede futuri foschi.
          Per quanto concerne l’arginare/contrastare, non siamo la benchè minima ombra dei Veneziani di una volta che si facevano rispettare anche con i foresti in casa.

  4. Le serenate alle nove di mattina per i canali con canzoni assurde che rimbombano vanno bene? E’ tutta Venezia una assurdità. L’unico evidenza è che non c’è più niente da fare. Tutte le categorie ufficiali e non che la spolpano non molleranno mai la preda. Ai residenti superstiti: scappate fino che siete in tempo.

  5. Alessandro sei una persona molto civile e paziente. nella società attuale, però, chi non rispetta le regole calpesta continuamente i diritti di chi le rispetta confidando nell’impunità diffusa. Ti consiglio di cominciare a chiamare i vigili tutte le sere – anche vista la mancanza di disponibilità al dialogo del tipo – e/o di passare ai fatti prima con un bicchiere, poi con un secchio d’acqua, o simili…
    Lo so che è brutto e non si dovrebbe, purtroppo però nel 2022 ho capito che ognuno si deve far rispettare da sé, perché di suo più nessuno rispetta più nessuno. Ciao. Paolo

  6. Il diritto al riposo è sancito dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo .
    Se le autorità locali non fanno il loro dovere (dove sono i vigili dopo le 18 ? Che ci sta a fare la control room ?) bisogna essere cattivi . Suggerisco ad Alessandro di ricorrere ad un’arma letale già spesso adoperata dai nostri nonni in simili circostanze : lancio contro il sedicente musicista de sacheti de pisso e merda.
    Avanti con Pisso e Merda per riappropriarci della nostra città !!!!

    • Se può consolarti , abito in terraferma , qui niente violini d estate , ma tagliaerba e sfalciatrici , 3/4 volte al mese a volte oltre alle 8 di sera.Moltiplicati per tot numero di villette….sai che sinfonia..

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