[31/08] E' la domanda che ci si pone dopo questa afosa estate veneziana, camminando tra le calli della nostra citta' e sentendo parlare tutte le lingue del mondo.Nel tirare le somme di quest'estate veneziana 2009 ci troviamo di fronte non solo a tre mesi caratterizzati da un caldo insopportabile e da un'afa tremenda (si son sfiorati piu' volte i 34 gradi in città ), o dalla presenza di un turismo di massa sempre meno rispettoso della citta' e sempre piu' legato alla formula "mordi e fuggi", che, come afferma a gran voce da molto tempo Stefano Mattiuzzi, commerciante nei pressi di piazza San Marco "... non solo non porta beneficio economico, ma risulta addirittura dannoso alla citta' stessa".
"La colpa è da ricercare nelle scelte scellerate di una classe politica dirigente che non sa gestire la propria città " conclude senza mezzi termini Sebastiano Costalonga, capogruppo AN-Pdl per la municipalita' del centro storico e presidente del popolo veneziano.
L'estate 2009 è da ricordare perche' legata al raggiungimento di una soglia limite nel conteggio della diminuzione della popolazione veneziana.
Infatti sono solo circa 60.000 i cittadini rimasti, almeno secondo il contatore di Venessia.com (www.venessia.com) installato il 21 marzo 2008 e adibito al monitoraggio della popolazione cittadina residente (foto).
Un dato che fa riflettere. Per certi versi inquietante, perchè delinea una Venezia sempre piu' simile ad un museo a cielo aperto che come citta' vera e propria e capoluogo di provincia.
"Ormai ci siamo quasi. E' passato un anno e mezzo da quando come gruppo Venessia.com abbiamo installato nella Farmacia Morelli a S.Bortolomio il display luminoso aggiornato settimanalmente per Il monitoraggio degli abitanti di Venezia. Era il Marzo 2008 e Venezia aveva 60720 abitanti" racconta Matteo Secchi portavoce di Venessia.com e aggiunge "Ora siamo a 60054 e siamo prossimi allo sforamento della quota 60mila, quota che segna il minimo vitale per una città se vuol fregiarsi di tale titolo. Decenni di amministrazioni hanno pensato a realizzare ospedali a Zelarino, ponti inutili dai costi proibitivi, tram con rotaie killer, trasferimenti di risorse e progetti verso l'eldorado del 2000: la terraferma ...".
E ai cittadini veneziani? "A loro solo delusioni, false promesse e fallimenti -pilotati- (vedi linea 3)". Nel frattempo Venezia è destinata a diventare un museo a cielo aperto, una citta' fantasma, con sempre meno abitanti.Venessia.com celebrerà a breve il "Funerale di Venezia". Un'occasione per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale su temi poco conosciuti ai più. "Dietro la famosa cartolina di Venezia c'è un popolo ormai decimato e vicino all'estinzione" Conclude Secchi con parole dure che non lasciano spazio a un futuro.
Il tramonto colora di mille tonalita' il bacino San Marco come in una tela del tintoretto e l'isola della Giudecca si tinge di mille colori. Il tempo di un sospiro e all'improvviso, come per riportarci alla triste realta' quotidiana, entra in bacino suonando le sirene l'ennesima supernave da crociera mentre due lancioni carichi di turisti a petto nudo sfrecciano a gran velocita' verso cavallino.
Il conto alla rovescia per la fine della "Serenissima" e' gia iniziato?
Andrea Di Centa