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L’Inter non segna, inutile prendersela con i rigori non dati

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L’argomento rigori non dati ritorna prepotentemente in scena al 90simo del match con l’Udinese, ma è pur anche vero che per avere un rigore in area bisogna andare, direbbe Boskov, e ieri sera l’Inter in area avversaria c’è andata poco. Ma molto poco.

L’Inter alla seconda partita in casa raccoglie solo un punto, quello di questo pareggio con l’Udinese dopo la sconfitta di domenica con l’Atalanta. Troppo poco un punto su sei in casa da una squadra che vuole il quarto posto e sotto sotto ambiva al terzo fino a poco tempo fa.

L’Inter non segna, e la prova è davanti agli occhi di Thohir, a conferma delle difficoltà offensive dei nerazzurri nelle partite in casa: sei gol nelle ultime otto gare interne. Hai voglia, come dice Mazzarri, di pensare che si tratta «di un’annata particolare» e di «palloni che non vogliono saperne di entrare».

L’Udinese ha interpretato la partita in maniera quasi perfetta, sapendo soffrire quando è stato necessario, e ripartire quando serviva. Così per ora i nerazzurri sono al quinto posto, mentre l’arrivo di Thohir fa sì che si parli molto di futuro e poco di presente, ma è un grave errore: il posto in Europa è tutt’altro che scontato.

L’Inter non segna abbastanza e contro l’Udinese ha confermato di non avere nemmeno la più pallida idea di come si deve o almeno si dovrebbe giocare contro una squadra organizzatissima in fase difensiva come i bianconeri. Guidolin ha scelto la soluzione dell’uno contro uno, marcature precise in ogni parte del campo, movimenti studiati benissimo, e questo ha prodotto un inevitabile vantaggio: campo coperto in modo perfetto con una squadra che non è stata costretta a correre troppo.

La squadra di Mazzarri è mancata di nuovo di tutto quello che le si rinfaccia da tempo: grinta, precisione, ritmi alti, fantasia, capacità di saltare l’avversario e di variare il tema: Tra domenica e giovedì si saranno visti 60 cross dalle fasce, ma mai nessuno che la prende di testa. Che schema sarà?
La squadra non è riuscita a creare nemmeno qualcosa di assimilabile a una palla-gol, inoltre sfrutta malissimo anche le punizioni con Guarin che pare diventato inguardabile.

L’Inter non segna, ma non c’entrano i rigori non dati: Hertaux al 45’ è vero che ha rischiato il penalty, con il braccio sinistro in area su Palacio, ma questi rigori all’Inter non li danno, come deve aver saputo anche Gervasoni.

C’è da sperare ora che Hernades, ultimo arrivato che ha portato un po’ di brillantezza e dinamismo, non si spenga anche lui in quel mare di svogliatezza che richiede trenta passaggi per arrivare vicino al limite dell’area.

Roberto Dal Maschio

[28/03/2014]

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