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L’Intelligenza Artificiale è “stanca”: da ChatGpt risposte evasive o incomplete

ChatGpt è diventata "pigra": dall'11 novembre non si aggiorna più. I tecnici non capiscono anche se danno risposte rassicuranti.

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ChatGpt ha dominato il settore dell’intelligenza artificiale rivoluzionando l’ultimo anno, tuttavia, negli ultimi tempi, alcuni utenti hanno notato un calo nelle performance del chatbot. Segni di “pigrizia”, mancanza di proattività e risposte incomplete hanno sollevato interrogativi sulla stabilità del modello.

OpenAI, l’azienda dietro ChatGpt, ha dichiarato di essere a conoscenza del problema e di essera al lavoro per risolverlo. Secondo alcuni utenti, il modello non si aggiorna dall’11 novembre, un fatto che OpenAI ha definito non intenzionale.

Il comportamento imprevedibile di ChatGpt è stato inizialmente evidenziato da un utente su Reddit a fine novembre. Uno degli episodi riportati riguarda un utente che ha chiesto a ChatGpt di compilare un file di testo con molte voci, ma il chatbot ha rifiutato, affermando che l’estrazione completa sarebbe stata troppo lunga.
Un altro utente ha scherzato sulla situazione, paragonando l’IA a una persona che rimanda il lavoro di fine anno alle festività.

OpenAI ha riconosciuto che esiste il problema ma ha ammesso di non essere ancora sicura delle cause. Secondo il sito specializzato Ars Technica, potrebbe trattarsi di un fenomeno noto come “ritmo di pausa invernale” che normalmente riguarda un rallentamento nell’uso di protocolli adoperati dagli umani in questa stagione, mentre si ignorava che l’effetto potesse portare imprevedibilità nei modelli di intelligenza artificiale.

L’azienda ha risposto alle preoccupazioni degli utenti assicurando di essere consapevole del problema e di impegnarsi nella risoluzione. Tuttavia, ha anche confermato che il modello non è cambiato dall’11 novembre e che le differenze nel comportamento, se non gestite correttamente, possono generare risposte fuorvianti.

In novembre, dopo la conferenza degli sviluppatori di OpenAI, ChatGpt ha sperimentato un aumento massiccio delle richieste per il servizio Plus, a pagamento, tanto da dover sospendere temporaneamente gli accessi. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha spiegato che l’enorme utilizzo ha superato le capacità del sistema. La situazione si è complicata ulteriormente con la recente saga nata proprio intorno al CEO Sam Altman, che è stato prima licenziato e poi reintegrato, creando un vortice di incertezze nella leadership dell’azienda.

Nel frattempo, Google ha lanciato Gemini, principale concorrente di ChatGpt, definendolo la sua intelligenza artificiale “più potente”. Tuttavia, anche in questo campo, l’AI non è priva di problemi. Gemini ha subito un contrattempo quando è emerso che il video di presentazione era stato ritoccato, sollevando ulteriori domande sulla trasparenza e l’affidabilità delle nuove tecnologie AI.

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Non fidatevi! La vostra, nostra, mia intelligenza sono capaci di evolvere e affrontare tutte le prove che il quotidiano e la vita ci propongono.
    Diffidate delle facili soluzioni che offrono le AI dei potenti delle teconologie.
    Diffidate.

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