Legittima difesa e falsi profughi: le associazioni piangono, gli italiani finalmente sorridono
E’ un innegabile dato di fatto: ai cosiddetti profughi piacciono da morire le ragazzine italiane e non solo.
Il primo caso di “profugo” omicida fu Kabobo: una mattina si svegliò e decise che era tempo di ammazzare: morirono tre italiani. A quel tempo si era ancora all’inizio dell’invasione immigrazionista che avrebbe consegnato l’Italia a un’orda incontrollata di afroislamici.
Da allora, cioè dai tempi del governo Renzi, sono migliaia i richiedenti asilo sbattuti in galera per spaccio, furti, rapine, aggressioni e omicidi.
Eppure, per i garantisti dell’immigrazione incontrollata il problema dell’Italia sono i “Traini” e chi si è permesso di reagire alle violenze delle risorse portatrici di cultura.
Uniche consolazioni: il senato ha approvato una buona legge sulla legittima difesa e gli ingressi dei (falsi) profughi in Italia ridotti al lumicino.
Le cooperative piangono, ma gli italiani sorridono!
Gianni Toffali
verona