Il 2023 sarà certamente ricordato come l’annus horribilus per eccellenza, per verdi, ecologisti, ambientalisti, traghettatori della transizione ecologica e gretini di ogni latitudine e longitudine.
E’ dagli scioperi, o meglio delle berne scolastiche di Greta Thumberg che gli adoratori di Madre Terra (Gaia per i più intimi) rigurgitano sull’opinione pubblica notizie catastrofiche che “vorrebbero” il pianeta Terra in forte competizione con la stella Sole.
Peccato che l’ossessivo mantra del surriscaldamento globale sia stato brutalmente interrotto dagli Usa. Almeno 50 morti ed oltre 200.000 persone senza corrente né riscaldamento e città devastate dal gelo come “zone di guerra”.
Questi i numeri della tempesta del secolo, lo ‘snowmaggedon’ che si è abbattuta nei giorni di Natale su tutti gli Stati Uniti, dai Grandi Laghi al confine con il Canada fino all’estremità sud del Rio Grande, alla frontiera tra Texas e Messico.
Smentita sul piano “scientifico metereologico”, appare lapalissiano che la cosiddetta cultura ecologista, occulti ben altri inconfessati propositi e progetti. Le argomentazioni apocalittiche in merito alla bomba demografica, alla scomparsa delle specie, alla distruzione delle foreste, alle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale, alla scarsità delle risorse ecc. si sono rivelate nella quasi totalità dei casi parziali, esagerate e il più delle volte, false.
In diversi casi si tratta di vere e proprie montature propagandistiche utilizzate per accrescere potere politico, influenza, notorietà, privilegi e proventi economici.
L’ideologia verde, parente stretta del neomalthusianesimo, occulta e sottende intenti nichilisti contrari alla vita, e alla famiglia tradizionale.
Ora che gli “omini verdi” che additano l’uomo come “cancro del pianeta” e responsabile del suo falò, sono stati traditi e smentiti dalla loro stessa Madre, che faranno? Scartata l’inaffidabile ex profetessa Greta, supplicheranno Mamma Gaia per stimolare l’eruzione di plurimi seni vulcanici, o faranno novene a Zeus affinché scagli fulmini incandescenti e saette arroventate?
Gianni Toffali
Verona
I soliti scienziati da bar. Ricordo che un altro, che era solito firmarsi con lo pseudonimo di Ghino di Tacco, morì latitante per aver depredato l’Italia e gli italiani.
Ciao sono Ghino, possessore della fortezza di Bradicofani, ma mi scusi io sono del 14-esimo secolo e l’italia non s’era ancora fatta…..si viveva + felici.
Peraltro la notizia è pure vecchiotta…ah come è relativo il tempo, basta entrare uin una sede sindacale e non passa mai.
Sarà il buco nero che c’è dentro.
Gianni Toffali, sono pienamente d’accordo con Lei. Tutto quello che scrivono gli scienziati è aria fritta, tra 100 anni tutti i presenti sulla terra non ci saranno più, ma la terra continuerà ad esistere per milioni di anni. L’unica speranza è che la metà della popolazione per un motivo o per un’altro lasci questo mondo il più presto possibile. Buon anno a tutti. Shylock.
dia il buon esempio..anticipi i tempi
Questa è una visione miope e senza nessun fondamento scientifico dettata da pura ignoranza e non conoscenza di quello di cui si parla, si pensa che il verificarsi di un fenomeno atmosferico come quello avvenuto negli stati uniti possa essere preso come esempio per dire che il riscaldamento globale non esiste, senza tenere conto che fenomeni estremi di questo tipo non fanno altro che confermare l’esatto contrario e cioè che il clima globale ormai è fuori controllo. Il clima del pianeta non può essere associato ad un singolo evento estremo, ma è una cosa molto complessa che dipende da innumerevoli variabili e che viene studiato attraverso modelli matematici raccogliendo dati per decenni. La scienza si basa su fatti e prove non su chiacchiere e sfortunatamente per noi dimostra inesorabilmente che dal 1800 ad oggi la temperatura media del pianeta si è alzata, i ghiacciai perenni e secolari sono spariti e che questo trend è in aumento: stiamo andando a tutta velocità contro il muro senza freni! Beato lei e la sua ingenuità che la fa vivere sereno, chi vivrà vedrà. Saluti.
sottoscrivo. Ben detto Alex.
E i danni li fanno anche coloro che continuano a sminuire il problema
Caro Alex quello che dici è vero, il clima dal 1800 è cambiato. Però è anche vero che:
– il clima è cambiato più volte in pochi anni, tra il 70 e l’80 si parla di miniglaciazione
– non c’è prova scientifica che il cambio climatico sia di origine antropica, per esempio per la laguna veneta la prova esiste
– le attuali leggi green sono di chiara matrice sinistrica post comunista, ovvero mirano a creare un consumismo di maniera basandosi su multinazionali amiche, per lo più legate all’immateriale
– i modelli che tu ricordi sono per lo più lineari e i risultati ottenuti sono visivamente frutto di aggiunzioni dei serie statistiche, volutamente drogati, tanto che molti ricercatori parlano della climatologia come “scienza giovane” per la qule i modelli dinamici son difficili da creare
– non abbiamo la benchè minima idea del gioco delle correnti oceaniche sul ruolo del cambio di clima
– la normale discussione scientifica è bloccata da fortissimi interessi di parte e da una caccia alle streghe uguale a quella sul covid
– a basarsi sulle dichiarazioni dei metereologi e climatologi all’inizio dell’estate 2022 oggi saremmo morti di sete
– a basarsi sulle dichiarazioni dei metereologi e climatologi all’inizio dell’autunoi 2022 oggi saremmo morti affogati
– la maggior responabilità dei disastri derivanti dalle precipitazioni deriva dalla pessima gestione del territorio, se costruisci su di un torrente quello o prima o poi se lo ricorda
Vedi, caro Alex, parlare di “cambio climatico” è, come parlare di “bradisismo a venezia”, è una grandissima scusa per tuttii, un lavacro per l’incapacità di gestione.