Non solo Unesco: un nuovo allarme sui pericoli della mercificazione della nostra città arriva anche da Legambiente. “Venezia è stretta in una tenaglia tra spopolamento e overtourism che sta condannando la più bella città del mondo a un futuro da Disneyland”.
Sono le parole di Sebastiano Venneri, responsabile territorio e innovazione di Legambiente. “Lo denunciamo da anni puntando il dito contro un eccessivo turismo di massa, le grandi navi, inutili progetti faraonici e l’ampliamento aeroportuale, la crisi climatica e l’aumento del livello del mare, che stanno mettendo sotto scacco una delle città più amate e visitate al mondo, la punta di diamante del nostro sistema turistico italiano, ma anche una delle città più fragili”.
“Per questo – aggiunge Venneri – le anticipazioni diffuse oggi da alcuni quotidiani sul fatto che l’Unesco vorrebbe includere la città di Venezia nella lista dei siti in pericolo non ci stupiscono”.
Quello di cui questa città d’arte ha bisogno, prosegue Venneri, “è una risposta concreta in termini di interventi non più rimandabili: a partire dal piano nazionale di adattamento al clima che il Paese sta ancora aspettando e che rappresenterebbe uno strumento fondamentale soprattutto per le città costiere, tra le più colpite dagli effetti della crisi climatica”.
“Senza dimenticare che l’altro pilastro su cui lavorare è quello di ripensare il turismo in una nuova chiave sostenibile e di qualità”. “Se il turismo viene visto come il petrolio, questo è il momento di trasformarlo da fonte fossile a rinnovabile e sostenibile” conclude.
Legambiente, Unesco, , io avrei una soluzione, considerare una sorta di reddito di residenzialità, da versare mensilmente sul IBAN dei cittadini che non sono coinvolti in queste attività, penso che un bel mille euro a famiglia a pochi residenti rimasti metterebbero tutti d’accordo, anche la signora Maria che abita in calle dei Preti e crede di non vivere di turismo. Sono sicuro che non ci sarebbero più problemi, ne buttano via tanti di soldi per il futile usino i soldi del PNRR per il Reddito di Residenza Stabile a Venezia. Se non ci sono soldi lo paghino Legambiente e Unesco. Shylock the first
Al sindaco di Venezia che non è veneziano non interessa nulla di tutto questo.
Appunto, non vedo perchè debba interessare ai francesi, pensino al Niger Shylock the first
Se Legambiente e Unesco la pensano così vuol dire che siiamo sulla strada giusta, speriamo aumentino il numero dei turisti. Shylock the first
Co ti rivi in Piasa Roma da la terraferma, vardando el Ponte co i scalini verdi e l’albergo meso antico e meso moderno con el spigolo in fora che, se ti ghe và doso col cranio ti te lo versi in do, ti capisi subito de eser riva’ né la cita’ d’arte, po’ ti giri la testa e ti vedi la cassa da morto maron, alta alta. Fin qua però, l’Unesco e la Sovrintendenza no se rivada, no semo a Venezia, semo in punto franco, angoli, triangoli e strisce par tera, tuto fa brodo. Po’ ti giri ancora la testa e ti vedi 6 guardiani del Pretorio che varda un semaforo, gnanca i gavese un ocio par omo.
Ha ragione Federico, nel suo ultimo video pubblicato anche da Venessia.com.
Anche gli ultimi parassiti verranno cacciati,a Venezia devono abitarci solo in ricchi
ma che commento idiota