Controllati 22 laboratori cinesi, 10 dei quali chiusi perché facevano lavorare in nero connazionali. Questo l’esito dell’operazione coordinata dai Carabinieri della Compagnia di Chioggia, insieme al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia e gli Ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro di Venezia.
I laboratori, gestiti da cinesi ed operanti nell’area compresa fra la Riviera del Brenta e Cavarzere, erano in prevalenza di tipo tessile e calzaturiero. In 12 dei 22 magazzini perquisiti, sono state riscontrate delle irregolarità in materia di leggi sul lavoro e in 10 di essi più del 20% dei dipendenti cinesi, lavorava in nero.
Dei 22 dipendenti facenti parte della manodopera in nero, uno di loro è risultato clandestino. 2 inoltre, le persone arrestate: il cinese titolare di laboratorio che aveva assunto il clandestino e lo stesso operaio, per il reato di clandestinità.
I Carabinieri hanno anche emanato una sanzione amministrativa di 60 mila euro.
Alice Bianco
[13/10/2013]
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