“E’ stato il perfetto suicidio”. Così Massimo Cacciari, per anni sindaco di Venezia, commenta la sconfitta del centro sinistra alle comunali in laguna che hanno consegnato, dopo oltre vent’anni, a civiche e centro destra la città.
Un “perfetto suicidio” rileva Cacciari nato dall’errore sulla scelta della persona.
“Ho predicato invano per un anno – dice all’ANSA Cacciari – che quella che si andava profilando era una candidatura rischiosa”. “Nulla da dire sulla figura di Felice Casson – sottolinea -, persona onesta ma che non aveva la capacità intrinseca di intercettare voti. E nulla centra sul risultato lo scandalo Mose perché se l’elettorato avesse dovuto guardare a quello avremmo preso l’1% ad essere generosi”.
“E’ stato sbagliato il candidato – ribadisce -, ho provato a dirlo a Felice e poi a tutti gli altri, ma non c’é stato verso. Mentre dicevo che bisognava cambiare, rinnovare e mettere in campo forze giovani si è andati a quelle primarie che si sono dimostrate oscene”.
Ora per Cacciari “bisogna ripartire con gente nuova, fuori ‘quadro’, guardiamo chi è entrato in consiglio a quelli che sono nelle municipalità sperando che lavorino uniti per far ripartire il centro sinistra anche se sarà una stagione lunga e faticosa”.
“I ‘vecchi’ – conclude Cacciari -, come avevo già fatto io, se ne stiano a casa”.
Il Corriere invece ha chiesto a Cacciari: Ha sentito Casson?
«Non ha mai risposto al messaggio di congratulazioni che gli avevo inviato dopo le primarie. Non so se ce l’abbia ancora con me dal 2005, ma dovrebbe avercela più con se stesso, che con chi ha vinto».
Adesso il vincitore è Brugnaro: cosa dice al suo nuovo sindaco?
«Non sarà mai il mio sindaco. A questo punto cambio residenza, vado a Milano».
È una battuta?
«Macché. Ho già sprecato 25 anni della mia vita, mi bastano, grazie. Una città che poteva avere una strategia e poi vota Brugnaro…».
La sconfitta del Pd a Venezia, Cacciari: “Lo dicevo da un anno. E adesso me ne vado”
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La mia VENEZIA è ridotta così grazie a chi l’ha gestita male. Troppi imbrogli, ed è giusto (come dice il professore), che i “vecchi” se ne stiano a casa. Dovrebbe esser una città ricca, come e ricca di arte, storia, monumenti invece c’è molto degrado. Speriamo che il nuovo sindaco la porti a “galla” o anche noi pochi veneziani dovremmo cambiare residenza.
Appena cacciato se ne va stappiamo le migliori bottiglie!!
Se ne vada, Venezia si salverà meglio senza di lui. Il prof. Cacciari dimentica la sua notevole parte di colpa: al suo 2° mandato come sindaco si dimette per candidarsi alle regionali e si fa battere da Galan. Dopo la prima candidatura di Casson da parte di una coalizione di sinistra lui dissente e rompe il pd veneziano con la scusa che un ex magistrato non può governare con serenità (ha scheletri nell’armadio?) e viene rieletto. A fine mandato lancia l’avv. Orsoni… No digo altro
la fine che meritavamo,da poveri imbecilli.