Come in un film. Da giovedì 2 aprile a lunedì 6 sono rimasti sotto terra per violare il caveau di Hatton Garden, pazientemente scavavano.
Come in un film hanno seguito la «strada del tesoro» nel quartiere di Camden, trapanando quel muro di cemento spesso più di mezzo metro che li divideva dalla cassette di sicurezza. Ci sono riusciti.
Sul posto è rimasta una carotatrice, marca «Hilti DD350», che da listino costa sui 5mila euro. Spesa irrisoria se si pensa che il colpo ha fruttato dai 60 ai 200 milioni di sterline (dagli 84 ai 280 milioni di euro) in gioielli, oro, diamanti.
Scotland Yard ha diffuso ieri le foto dell’impresa, e da quanto se ne può capire si è trattato di un assalto in grande stile compiuto da un gruppo di professionisti, forse gli stessi che nel 2013 e sempre con una carotatrice depredarono la Volksbank a Berlino.
Pian pianino le indagini rivelano il piano del colpo: le telecamere a circuito chiuso ora rivelano che quelli non erano operai del gas, con elmetto protettivo, con occhiali e cuffia protettivi, con scarpe protettive.
La banda è arrivata con un pulmino in Hatton Garden, ha aspettato che l’ultima guardia lasciasse il palazzo delle cassette di sicurezza giovedì pomeriggio. Poi sono entrati ed hanno disattivato gli ascensori al secondo piano e l’allarme. Si sono calati con le corde nel sotterraneo, hanno tagliato le inferriate e anziché fare saltare la porta blindata hanno pazientemente cominciato a perforare la parete di cemento.
Ci son volute quattro notti di lavoro continuo.
Alla fine, dal buco che hanno creato di 25×45 cm, sono entrati nel caveau. Il lunedì dell’Angelo sono usciti indisturbati col malloppo: rapina del secolo nel fortino di Hatton Garden.
Come in un film, appunto, ma non “I soliti Ignoti”, “Ocean’s 13” piuttosto.
Mario Nascimbeni
23/04/2015
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