La Juventus trova il Monaco. «È un quarto di finale duro — dice Massimiliano Allegri — il Monaco è una squadra pericolosa che ha dimostrato tutta la sua forza contro l’Arsenal». Ma se Leverkusen, Zenit e Benfica e Arsenal pensavano fosse bene (anzi speravano) di trovare il Monaco c’è qualcosa che non torna.
La Juventus si giocherà l’accesso alle semifinali il 22 aprile nello stadio Louis II di Montecarlo. Una sorta di allegra tappa di un tour: certo non sarà impegno durissimo. «Dobbiamo dire che ci è andata abbastanza bene — riconosce Pavel Nedved — . Il Monaco è una squadra con cui ci possiamo giocare la qualificazione e questo è importante».
«Il calcio è imprevedibile, loro sono favoriti, ma faremo di tutto per passare il turno» dice Jardim, il mister.
Il Monaco gioca con un 4-3-3. Il punto forte è il centrocampo con Joao Moutinho, Kondogbia, Toulalan che assicurano palleggio, fisicità e senso tattico. Il portiere Subasic è solido. In difesa c’è il vecchio Carvalho, oltre ad Andrea Raggi, ex Bologna, Bari e Samp. Il nome forte in attacco è quello del bulgaro Berbatov, 34 anni.
Roberto Dal Maschio
21/03/2015
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