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La Francia tira la cordata per il nucleare in Europa

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L’Europa sta cercando di trovare una soluzione per la sua transizione energetica, e la questione nucleare sembra essere al centro del dibattito. Parigi è all’avanguardia in questo campo e ha convocato un tavolo di lavoro a Stoccolma con undici paesi alleati per discutere della possibilità di investire nel nucleare di quarta generazione. Tuttavia, prima di fare un passo in avanti, ogni paese deve considerare i suoi propri tempi, modi e priorità di investimento nei mix energetici domestici.

Il governo italiano sembra essere favorevole all’investimento nel nucleare “pulito e sicuro di ultima generazione”, ma ci sono alcune questioni importanti da considerare, tra cui il passato del referendum abrogativo del 1987 sulla fissione di prima e seconda generazione. Pertanto, l’Italia non parteciperà al tavolo di lavoro di Parigi e dei suoi alleati in questo momento.

Una mancata adesione che tuttavia non scoraggia il presidente Emmanuel Macron, deciso a sfruttare il fiore all’occhiello del suo mix energetico – dal quale nasce circa il 70% dell’energia elettrica generata sull’intero territorio transalpino – mettendo la fissione al centro della transizione verso la neutralità climatica. Tanto da battersi per vederne riconosciuta la sostenibilità in tutti i dossier aperti – come rinnovabili (compreso l’idrogeno) e pacchetto decarbonizzazione e gas – e portare ora la fedelissima ministra per la transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher, a chiamare a raccolta tutti i Paesi “che hanno un posto nel nucleare europeo”.

Ci sono però visioni contrastanti sulla questione nucleare tra i paesi europei, come dimostrato dal conflitto tra Parigi e Berlino sulla patente verde delle fonti energetiche. Molti paesi come i Paesi Bassi e la Repubblica Ceca sostengono che l’incontro di Parigi sia solo un tavolo di lavoro tra paesi che condividono gli stessi valori e le stesse idee per il futuro, e non una vera e propria alleanza.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, sta cercando di convincere gli altri paesi europei ad investire nel nucleare di quarta generazione, che rappresenta circa il 70% dell’energia elettrica generata in Francia. Tuttavia neanche la Germania, che si sta concentrando sull’energia rinnovabile, non parteciperà all’incontro di Parigi.

La questione nucleare rimane al centro dello scenario per la transizione energetica europea e, su questo, la Francia è già schierata.

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