La Juventus, dopo 2 vittorie consecutive, perde la Supercoppa, ma solo dal dischetto. Il Napoli, come dice il suo presidente, ha avuto fortuna, ma la fortuna da sola non basta, ci vuole il carattere, il desiderio di non mollare.
La Juventus non ha chiuso la gara quando poteva, lo si capisce dopo il vantaggio di Carlitos Tevez che sfrutta un errore collettivo della retroguardia del Napoli per superare Rafael. I bianconeri ora si trovano nella loro gestione preferita: controllo della gara.
Il Napoli ha però tanta grinta, Hamsik, con sponda di Chiellini, colpisce il palo con Buffon che si limita ad osservare. Higuain emerge dallo spleen costringendo il portiere bianconero a una paratona. Poi ci pensa Rafael che si oppone due volte a Tevez e una a Lichtsteiner. Juventus molle sulle gambe, mentre dall’altra parte c’è un grande Hamsik. Così il Napoli piano piano guadagna metri. La squadra di Benitez rischia il pareggio con Callejon (errore enorme) e poi lo trova con un colpo di testa di Higuain che chiama i supplementari.
In questo frangente c’è la sostituzione di Pirlo con Pereyra che lascia perplessi perché, tra i centrocampisti, quello più in difficoltà è Vidal. Allegri vuole proteggere la difesa, dice. La Juventus comunque sia trova la grande giocata con Pogba che mette Tevez in condizione di segnare il 2-1 all’inizio del secondo tempo supplementare. Buffon salva su Higuain, ma gli altri no, e il Pipita trova il tocco che porta ai rigori.
Nonostante Buffon la Supercoppa numero 27 va, per la seconda volta, al Napoli, dopo quella del 1990. Tutti a casa e buon Natale.
Roberto Dal Maschio