Salvare Poveglia, il must che in queste ore passa di bocca in bocca tra i veneziani e non. L’associazione ci crede sempre più, soprattutto dopo che il demani ha scoperto le prime carte sul vero ‘concorrente’ da battere per l’asta.
Pare si tratti della società ‘User 10801’, un nome fittizio che sta per ‘Utente numero 10801’ e che è stato ribattezzato dalla stessa associazione ‘Mister 513′. Si perchè ha offerto ben 513 mila euro, numero che, se letto al contrario sottolinea la data del secondo turno dell’asta 13.05, cioè 13 maggio.
Dall’associazione vorrebbero vedere la sua faccia e soprattutto conoscere i progetti riguardanti l’isola, ma il vero appello va alle istituzioni che sembra si stiano muovendo proprio in questi giorni.
«Ritengo – spiega il deputato del Pd Michele Mognato che come privato cittadino ha comprato una quota associativa – che si debba verificare se è possibile congelare la seconda fase dell’asta».
D’ accordo anche la presidente della Provincia Zaccariotto: «L’asta non l’avrei mai fatta, anzi se non avessi per legge il blocco dell’acquisto di patrimonio mobile e immobile avrei proposto io come Provincia di acquistarla», rivolgendosi poi agli imprenditori chiedendo loro di dare una quota cospicua all’associazione.
Anche Emanuele Prataveria, della Lega, da Montecitorio è pronto a chiedere al governo di bloccare l’asta.
Pierpaolo Beretta, sottosegretario con delega al demanio non si pronuncia dichiarando che le regole vanno rispettate, anche se non manca di complimentarsi con i cittadini e l’associazione.
Redazione
[09/05/2014]
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