Isis, non ferma la sua violenza.
Un altro ostaggio è stato ucciso.
Alan Henning è stato decapitato, sempre con la tecnica dell’esecuzione con l’ultimo messaggio in ripresa video.
Il video della decapitazione è già in rete e si tratta della quarta esecuzione con questa modalità in poche settimane. E’ il secondo ostaggio ucciso di nazionalità britannica.
L’Isis mostra tutta la sua crudeltà nel video, lungo un minuto e 11 secondi dal titolo ‘Un altro messaggio all’America e ai suoi alleati’, facendo annunciare al condannato la sua stessa morte: «Per via della decisione del nostro parlamento di attaccare lo Stato Islamico, io, in quanto britannico, pagherò il prezzo di quella decisione». Si fa riferimento, ovviamente, al via libera di Westminster, una settimana fa, ai raid aerei sull’Iraq al fianco di Usa e dei paesi della coalizione.
La moglie di Alan Henning, Barbara, aveva supplicato un gesto di compassione. Lo aveva fatto per iscritto prima, poi di nuovo in video, pochi giorni fa: «Lasciatelo andare, e’ un uomo buono», ma le suppliche non hanno ottenuto alcun esito.
Il video e le immagini diffuse dall’Isis sono inequivocabili.
Alan Henning è stato decapitato con il rito che abbiamo già purtroppo visto nelle precedenti occasioni. Il Foreign Office ha fatto sapere che sono necessarie verifiche
sull’autenticità del video, ma si è capito che c’e’ poco spazio per dubbi ormai.
L’uccisione dell’ostaggio inglese fa paura anche perchè nelle mani dell’Isis c’e’ un
altro britannico, John Cantlie.
Il padre 81enne, malato, sofferente, dal letto di ospedale, ha rivolto proprio oggi un’altra straziante supplica ai jihadisti: «Sappiate che è un uomo buono, che voleva solo aiutare i siriani e vi chiedo, in nome di quanto c’è di più sacro, aiutateci e permettetegli di tornare a casa sano e salvo, da coloro che ama e che lo amano».
Paolo Pradolin
04/10/2014
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