Antonio Cassano sogna il Mondiale, e continua a mandare messaggi a Prandelli, nel linguaggio che lui sa far meglio: a pedate al pallone.
Una doppietta al Milan è tanta roba e Cassano ci spera ad andare in Brasile, tanto più che per lui, a 32 anni, è l’ultima opportunità.
Fantantonio intanto ringrazia il ct della Nazionale: «Devo ringraziarlo», dice Cassano «perché mi ha portato all’Europeo dopo sei mesi di inattività. Mi piacerebbe tanto metterlo in difficoltà nelle scelte, non ho mai giocato un Mondiale. Io ci spero, sarebbe l’unico rammarico della mia carriera. Ma non dipende da me, meglio di così non posso fare. Non posso andare sulla luna».
Verrebbe da dire: mister, prendilo, dai. Cassano è cambiato, nel peso, nel carattere, e anche nel ruolo. «Giocare da punta centrale mi aiuta a correre di meno. L’età avanza, in quel ruolo mi trovo bene».
Antonio intanto si gode il momento. Si definisce «interista e orgoglioso di esserlo» e quando gli chiedono un’opinione sulle difficoltà del Milan: «Non me ne frega nulla», aggiungendo: «È uno dei momenti migliori in carriera, proprio come quello con la Sampdoria». Un momento che andrebbe continuato in Brasile. Dai Prandelli, prendilo.
Roberto Dal Maschio
[17/03/2014]
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