Da 15 anni la Fiorentina non aveva una notte così: dal 7 maggio 2000 aspettava di vincere a San Siro contro l’Inter. Questa volta sembrava una partita avviata al pareggio, forse tra due protagoniste di Europa League alle prese con la stanchezza.
Invece Mohamed Salah, 22 anni, entra e colpise duro. Così l’Inter cade a San Siro di nuovo. Salah, arrivato a fine gennaio in prestito dal Chelsea, quarto gol in viola in un mese.
Sotto i colpi della Fiorentina (Handanovic fa un altro paio di parate) l’Inter cade a San Siro interrompendo la striscia di tre vittorie in campionato e cinque risultati utili consecutivi, Celtic compreso. Sotto gli occhi di Thohir, che propone un’inquietante coincidenza: era presente anche per Inter-Torino 0-1.
Uno sbaglio di Mancini, se così si vuol dire? Pensare di ridare fiato a sei titolari di coppa quando il rincalzo (Kovacic) corre meno del titolare stanco, così controllo del campo a rallentatore, niente ripartenze e possesso palla lento.
L’Inter ha capito che sarebbe stata una serata complicata già nel primo tempo, riuscendo solo a scheggiare il palo con Guarin in 45′. Per il resto i nerazzurri hanno sofferto il pressing alto e la disposizione tecnica dei viola. Solo al gol di Salah, i nerazzurri hanno cambiato passo, pur senza la lucidità di recenti occasioni (Podolski e Campagnaro non erano in serata buona).
L’arbitro Massa poi ce l’ha messa tutta per condizionare l’incontro: non fischia un rigore netto di Tomovic su Icardi, non vede un’entrata a gamba tesa su Santon e un paio di altri falli, mentre dall’altra parte ogni minimo contrasto è punizione viola.
La partita finisce così, con la Fiorentina in 9 a causa di un doppio infortunio a cambi fatti.
Roberto Dal Maschio
02/03/2015
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