Un auto è coinvolta in un incidente stradale a Santa Brigida e la sorpresa arriva ai controlli: alla guida c’era un prete drogato perché risultato positivo al test della cocaina. Per sua sfortuna l’incidente stradale ha acceso i riflettori proprio sul parroco che è di origine colombiana.
Il prelato, di un comune della provincia de L’Aquila, è stato denunciato dalla polizia stradale per esser stato al volante sotto l’effetto della cocaina. E non è il primo caso in cui il parroco si trova al centro di una vicenda simile: già in passato era stato coinvolto in un incidente stradale e per questo si trovava sotto inchiesta.
L’incidente è avvenuto mentre il Don stava tornando nella sua parrocchia dopo una cena. Durante il tragitto, all’altezza di Santa Brigida, l’auto del parroco, una Toyota, è uscita di strada e ha colpito il guardrail.
Fortunatamente, il religioso è stato soccorso immediatamente dai passanti e altri automobilisti. Trasportato in ospedale a Sulmona, dove ha ricevuto cure mediche per alcune ferite alla testa che hanno richiesto tre punti di sutura, è stato sottoposto ad accertamenti e proprio durante gli esami medici di routine è stata rilevata la presenza di cocaina nel suo organismo, con un valore di mille, un dato che ha portato alla denuncia da parte della polizia stradale e al ritiro immediato della sua patente di guida.
Al momento della notifica dell’atto, i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro non sono riusciti a rintracciare il sacerdote, il quale si trovava in ospedale a Chieti per degli accertamenti di routine. Il prete drogato, in sua difesa, ha dichiarato di sentirsi spesso solo e poco compreso e ha chiesto che la sua immagine non venga danneggiata da un singolo incidente. Inoltre, ha espresso la sua intenzione di tenere sotto silenzio la vicenda.
La diocesi, attraverso una nota ufficiale, ha espresso il suo dispiacere per l’incidente e ha assicurato la propria vicinanza al parroco e alla sua comunità parrocchiale, oltre a seguire attentamente la situazione. Il vescovo ha annunciato che nei prossimi giorni convocherà don Daniel per discutere l’accaduto e valutare eventuali provvedimenti da adottare.
Va ricordato che già l’anno scorso lo stesso parroco era stato coinvolto in un altro incidente stradale, dal quale era fuggito giustificandosi con l’urgenza di celebrare la messa. Anche in quell’occasione era stato oggetto di indagine.
Se solo potessero fare gli esami per la cocaina anche a quello che ha portato a schiantarsi l’ucraina contro la russia!