Questo è quello che sono diventate le nostre strade? Se ci si lascia sfuggire un’imprecazione mentre si attraversa la strada c’è il pericolo di finire all’ospedale?
Non è la regola, ma una cosa che può succedere stando a quanto accaduto in via Circonvallazione a Mestre.
Verso le cinque di pomeriggio di domenica, in corrispondenza del passaggio pedonale davanti alla Piscina, un uomo a piedi ha attraversato sul passaggio pedonale. Mentre lo faceva un’auto è comunque passata a velocità sostenuta e il pedone ha gridato qualcosa all’indirizzo dell’automobilista con l’intenzione di fargli capire che bisogna andare più piano.
In pochi attimi si è scatenata una furiosa reazione. L’auto ha inchiodato accostando e con un blitz i quattro occupanti sono scesi raggiungendo e circondando il pedone con fare aggressivo.
Nemmeno il tempo di spiegarsi che sono partiti pugni e calci in quattro contro uno che hanno fatto ben presto finire l’uomo steso e sanguinante sull’asfalto.
La brutta scena davanti a persone anche con bambini che entravano o uscivano dalla piscina di Mestre senza che ci fosse il tempo di capire o abbozzare una reazione.
Dopo una manciata di secondi, infatti, i quattro sono subito risaliti nella vettura e sono scappati in direzione Terraglio.
L’ambulanza del Suem è presto arrivata, così come un equipaggio della polizia.
L’uomo è stato trasportato in ospedale in stato di semi-incoscienza mentre gli agenti raccoglievano indizi e testimonianze.
Il numero della targa potrebbe far risalire ai responsabili.
Se poi uno dice si tratta sicuramente (vista la condotta o “reazione”) di persone provenienti dallest europeo, vieni tacciato di “razzismo”. No signori, non sono d’accordo, dei nostri giovani italiani (l’eccezione non è la regola) non si comportano così. A peggiorare la situazione su comportamenti oramai “anarchici” si sono aggiunte le norme penali che glimbecilli di politici hanno approvato nell’ultimo ventennio quando per troppo permissivismo sono staei agevolate le commissioni di qualsivoglia tipo di reato, se tale non è perfino stato depenalizzato. Ci vorrebbe più certezza di pena e sanzioni deterrenti altro che liberismo. Finiremo come in Ucraina.