Il Veneto è stato nuovamente colpito da un atto di vandalismo. Questa volta nel mirino sedi della Uil, quella di Dolo, in provincia di Venezia, e quella a San Bonifacio, in provincia di Verona. Le due sedi sindacali sono state prese di mira da una sedicente “forza di lotta non violenta”, che ha eseguito un disegno con spray rosso sulle vetrate e ha attaccato un volantino di rivendicazione su un’altra vetrata degli uffici della Uil.
Il segretario generale di Uil Veneto, Roberto Toigo, ha commentato l’accaduto, sottolineando che non è la prima volta che le sedi dell’organizzazione sindacale vengono prese di mira. Toigo ha denunciato il clima di tensione presente nella società, aggravato dalla crisi che sembra non avere fine. L’azione dei vandali, ha affermato il segretario generale, è un’espressione sbagliata e da condannare del disagio reale che molte persone stanno vivendo.
La Uil Veneto ha sporto denuncia contro ignoti e ha dato incarico di ripulire le vetrate danneggiate. Tuttavia, Toigo ha sottolineato che l’organizzazione non si farà intimidire e continuerà a lavorare per un Veneto più giusto. La solidarietà di molte persone, ha concluso Toigo, è stata un conforto per la Uil Veneto, che confida nel lavoro delle forze dell’ordine per fare luce sull’accaduto.
L’episodio di vandalismo contro la Uil Veneto è solo l’ultimo di una serie di attacchi che hanno visto la luce in questi ultimi giorni e ciò va, in qualche modo, ad alimentare un clima di tensione e insicurezza. Un clima che risente dalla crisi economica e sociale, ma che richiede il rispetto delle istituzioni. Le organizzazioni sindacali hanno un ruolo in questo garantendo i diritti e le opportunità per tutti i cittadini.
I sindacati possono essere complici della fine del lavoro in Italia ed io mi dichiaro una loro vittima.