Di lui le cronache avevano appena parlato: aveva dato un pugno alla guardia, una spallata al cancello ed era fuggito via. Evaso.
Toufik Souilah, tunisino di 28 anni detenuto per doppia violenza sessuale, rapina e sequestro di persona, per un giorno ha “goduto” della libertà, fuggendo mercoledì mattina dal carcere di Pordenone.
E’ stato ripreso giovedì all’alba a Selvazzano Dentro, alle porte di Padova.
Toufik Souilah in fuga per 24 ore ha fatto in tempo a piazzare un deprecabile record: ha violentato una ragazza.
Ha fatto in tempo. Ed ora la giovane donna che porterà con se’ un trauma che dura tutta la vita può solo ringraziare una giustizia italiana di natura così “elastica”.
La vittima dello stupro è una 27enne friulana che non avrebbe mai pensato di doversi preoccupare di un evaso che poteva incrociare la sua strada.
La 27enne è stata rapita fuori da una palestra di Cordenons mercoledì sera, abusata e violentata e lasciata a Scorze’(Venezia), all’alba di ieri.
Mentre lei riusciva a chiamare i carabinieri, lui aveva ricominciato la sua fuga, appagato.
Fortuna ha voluto che un agente della polizia stradale, fuori servizio, ieri mattina alle 9 ha notato quella macchina ferma sul ciglio della strada con un uomo che dormiva dentro.
La macchina è risultata rubata, e quando è arrivata la pattuglia in un attimo si è capito di chi si trattava: si trattava del violentatore che a marzo aveva stuprato due prostitute in zona industriale a Padova, si trattava di quello che il 14 febbraio scorso aveva sequestrato e rapinato un’infermiera padovana, e di molto altro ancora.
Mentre la giovane donna è ricoverata all’ospedale di Mirano in stato di choc, gli agenti hanno ricostruito la fuga del tunisino.
A Selvazzano, dove è stato fermato per un caso fortuito, l’uomo aveva in tasca le indicazioni stradali per scappare in Ungheria, dove, con tutta probabilità, si sarebbe nascosto finchè le acque si fossero calmate.
E ancora di più la giovane donna si sarebbe sentita vittima di un sistema che non funziona.
Taufik Swilah o Toufik Souilah, a seconda degli alias, ha 28 anni fa ed è arrivato in Italia sbarcando a Lampedusa. Non ha mai avuto un lavoro e i suoi precedenti costituiscono un fascicolo lungo sei pagine: tra precedenti di polizia e denunce, lo straniero ha accumulato 42 segnalazioni.
Il tunisino entra ed esce dal carcere, ha subito qualche condanna ma, evidentemente, la legge gli consente anche di uscire.
Il suo curriculum vanta furti, rapine, violenza, ricettazione, spaccio di droga e infine, per non farsi mancare niente del nostro Belpaese, violenze sessuali.
Mario Nascimbeni
17/10/2014
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Castrarlo sarebbe il minimo.