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Il sindaco Cacciari: La gente deve smettere di chiedere interventi in favore di scuole, asili, parchi giochi, l'investitore privato non è interessato

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[03/10] Il sindaco Cacciari se n'e' uscito oggi con uno dei suoi commenti caustici per riprendere l'opinione pubblica che continua a chiedere opere "sociali". Non che sia una novità , tutti ricordano la sua frase alla soppressione delle "Linea 3" per residenti: "Ma cosa vogliono questi veneziani, il vaporetto sotto casa ?".

 

Il sindaco di Venezia è intervenuto oggi all’Ateneo Veneto, alla cerimonia per la consegna del Premio Pietro Torta a Franà§ois Pinault per il restauro di Punta della Dogana. Dopo essersi complimentato con la giuria e con gli organizzatori del Premio, l’Ateneo Veneto, l’Ordine e il Collegio degli ingegneri, per la scelta di Pinault, il sindaco ha svolto varie sue riflessioni: "In tutta Italia, e a Venezia in particolare, opere di questo impegno e di questa qualità  – è stato il primo pensiero – oggi sono praticamente impossibili senza l’intervento del privato: questo suscita amarezza ma è la realtà , le finanze pubbliche non sarebbero mai state in grado di realizzare il restauro di Punta della Dogana. Ma per l’intervento del privato non bastano il nome e la storia di Venezia, ha aggiunto Cacciari, ma occorre che ci siano progetti che interessano al privato, ci vogliono imprenditori che l’ente pubblico sia in grado di interessare ai progetti".


Il sindaco non ha poi perso l'occasione per ricordare come l’azione dell’ente pubblico sia oggi frenata e contrastata non soltanto dai centomila lacci e lacciuoli di leggi e norme, ma anche da un’opinione pubblica che contesta le destinazioni d’uso di interesse del privato, esprimendo preferenze di carattere sociale – la scuola, il parco giochi, l’asilo ecc – che il privato non realizzerà  mai. "Bisogna essere d’accordo su questo – ha affermato – se si vuole che il privato intervenga e faccia opere di eccellenza, il privato deve avere un interesse e il pubblico deve promuovere questo interesse".

"A Venezia – ha continuato Cacciari – l’opinione pubblica deve volere interventi che facciano vivere la città  nella sua contemporaneità : perché occorre anche un contesto sociale, culturale, umano che sia favorevole all’imprenditore, e che sia coerente con la sua mentalità  e le sue strategie".
 

In molti si chiedono chi sarà  il fruitore di questi interventi se la città  si sta spopolando. La risposta è semplice: il visitatore.
Se il privato non può, chiaramente, essere interessato al tessuto sociale della città  e l'amministrazione pubblica, magari avendo scarse risorse, non può o non vuole occuparsene, gli ultimi "sopravissuti" cittadini si rassegnino a sempre meno scuole, parchi giochi, asili, case, ospedali e imparino a frequentare gli eventi, i nuovi alberghi, le mostre, le feste di carnevale, ecc.


Dante C

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