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I criminali piu’ pericolosi stanno nelle stanze del potere. Di Mattia Cagalli

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pallone calcio serie a campionato

Finalmente è finita, il tormentone scudetto si è concluso: la Juventus ha vinto lo scudetto numero 30, stando comodamente in hotel.

Gli 8 punti di vantaggio sono diventati incolmabili a due giornate dalla fine del campionato; la Roma ha infatti perso 4 a 1 in casa del Catania… Insomma la miglior difesa d’Italia ne ha incassati 4 dall’ultima in classifica.

Il Calcio Italiano comunque, non merita più di essere commentato per gli eventi del campo. In questa ultima settimana si è palesato in tutto il suo orrendo splendore.

Ancora una volta si è confermato che le società sportive sono in balia degli Ultras, sono loro che decidono se una partita merita di essere giocata o meno. Dopo gli episodi delle magliette consegnate alla curva (addirittura giustificato dagli addetti ai lavori a Padova), è stato Genny o’Carogna a fischiare il calcio d’inizio della finale di Coppa Italia.

Nonostante quello che si è sostenuto in generale, non sospendere la partita è stata la decisione corretta, si sarebbe scatenato il finimondo. Inoltre in quel momento “contrattare” era l’unica cosa possibile e paradossalmente Genny ha salvato la situazione.

Il problema è che certi avvenimenti andrebbero prevenuti.

Da questo punto di vista la condanna a 5 anni di daspo è ridicola, uno dovrebbe essere bandito a vita dallo stadio e inoltre dovrebbe pagare penalmente per i propri atteggiamenti. In questo caso, alla fine cosa ha fatto di male O’Carogna? Di cosa è colpevole?

Questa ha tutta l’aria dell’ennesima dimostrazione di reazione dimostrativa del momento. Tanto per far vedere che le autorità agiscono per l’evento appena accaduto ma alla lunga non cambierà nulla.

Il problema è che le Società di calcio conoscono benissimo questi individui ma non fanno nulla per estirparli in modo definitivo dalle curve. Forse fanno comodo o ne sono vittima, quello che è certo è che non si vuole veramente risolvere la questione.

Alla fine dei conti i Tifosi che abbiamo, sono quelli che il Sistema Calcio Italiano si merita. Siamo infatti sicuri che i tanti Genny O’Carogna, siano peggio dei dirigenti in giacca e cravatta che occupano le stanze del potere?

Dopo quello che è accaduto in questo ennesimo turno spezzatino, non ne sono così sicuro.

Intanto fino qualche anno fa, le partite delle ultime giornate di campionato, venivano svolte tutte in contemporanea per evitare che qualche squadra, giocasse conoscendo in anticipo il risultato della concorrente. Ora invece, questa facciata di regolarità se ne è andata.

Sul campo i risultati sono stati quantomeno “strani”, a cominciare dall’incredibile pareggio tra Lazio ed Hellas Verona. Quel rigore inventato al novantatreesimo è qualcosa di scandaloso.

Lo è ancor di più sapendo che l’arbitro di linea (più vicino all’azione), aveva comunicato a Mazzoleni che non c’era stato il fallo. Lui però ha deciso diversamente e quindi viene spontaneo chiedersi cosa servono i collaboratori? Non vengono usati neppure quando hanno una visione migliore dell’azione?

Le contendenti dell’Hellas Verona hanno giocato quindi, conoscendo il risultato e questo lo conoscevano anche i direttori di gara. Forse è sempre una coincidenza che il Torino abbia visto negarsi 2 rigori in casa del Chievo e in zona retrocessione è altrettanto un caso che il Sassuolo segni tre goals in quarantacinque minuti alla Fiorentina.

Cosa sta accadendo? Si aggiustano i risultati in base alle necessità? Oppure si vuole salvaguardare l’Immagine del calcio Italiano all’estero, mandando in Euro League le squadre che possono farci meglio figurare? In fin dei conti Hellas Verona, Torino e Parma quanti turni di coppa possono passare?

Forse tutto viene veramente deciso nelle stanze dei bottoni, accordi sulle promozioni, retrocessioni e piazzamenti europei. Forse in questo calcio c’è più marcio che in Danimarca e i tifosi delle piccole squadre dovrebbero smettere di sognare.

Mattia Cagalli

[08/05/2014]

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