Riceviamo e pubblichiamo.
Il comitato Danni da Movida ribadisce la propria contrarietà all’ordinanza emanata il 25 luglio scorso e prorogata il 26 agosto relativa alla chiusura in determinati orari di locali in alcune zone della città.
Il provvedimento non tutela il diritto legittimo al riposo e alla normale vita familiare delle persone residenti in città, consentendo ai locali di rimanere aperti fino alle 2. Inoltre l’ordinanza si riferisce ad alcune zone della città ed esclude tutte le altre.
Il comitato ritiene che la materia vada normata in altro modo e non “a suon di ordinanze”, peraltro inefficaci.
Si ricorda poi che il limite delle 23 per l’emissione di musica e di altri rumori che possano disturbare la quiete pubblica è già previsto dal regolamento di Sicurezza Urbana del Comune di Venezia (art. 65) dunque l’ordinanza non fa altro che ribadire una norma già in vigore, ma consente ai locali di rimanere aperti fino alle 2 (e oltre in tutte le altre zone).
Il Comitato agirà in qualunque sede, anche legale, per tutelare il proprio diritto al riposo che non può certo iniziare dopo le 2 di notte.
Famiglie, anziani, giovani e bambini hanno diritto a vedersi garantito il riposo notturno e di conseguenza vedersi tutelata la propria salute.
Comitato Danni da Movida
Il Comitato ha perfettamente ragione. Venezia è tutta da tutelare, ma sul serio, non con comunicato sterili e partigiani
E’ iniziata la campagna elettorale
Dove si firma?