Dramma su dramma a Mestre.
Il precedente. Era il 30 gennaio: Giuseppina, 81 anni, aveva preso a martellate la figlia di 57.
Il raptus in casa, al culmine di una “sopportazione” per uno smart working che significava da due anni la figlia in casa e le due donne in “convivenza forzata”.
Ora la madre Giuseppina è stata trovata morta in casa. E’ stata trovata senza vita a due settimane da quell’episodio tragico.
L’anziana è stata trovata all’interno di un quadro che può far pensare ad un gesto volontario.
Morta nel bagno, avrebbe presentato al primo esame dei tagli ai polsi, ma non si può escludere nessuna delle ipotesi. Il cuore dell’81enne, ad esempio, potrebbe anche aver ceduto per cause naturali dopo il forte sconvolgimento emotivo dei giorni scorsi.
A fare la tragica scoperta sono stati i carabinieri incaricati al controllo quotidiano dopo che l’anziana era stata posta ai domiciliari per il fatto violento. La signora non rispondeva al campanello, così è stato fatto l’accesso forzando la porta.
Per quella aggressione Giuseppina, che immediatamente dopo il fatto aveva ammesso di aver perso la testa fino a voler uccidere la figlia, tra poco avrebbe dovuto sostenere il procedimento legale per tentato omicidio.
Ieri, invece, il decesso dell’81enne.
La madre che colpisce con un martello la figlia a Mestre, cosa scatta in certe convivenze forzate?