Di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta nessuna traccia ancora. I due cellulari sono muti e sono rimasti silenti nelle ultime ore. Una Fiat Grande Punto, come quella ricercata, sarebbe stata avvistata in una serie di luoghi in tre regioni diverse. Al momento, però, nessuna notizia sicura. Le ricerche sono state estese all’intera regione del Nordest, mentre il passare del tempo genera sempre più angoscia e preoccupazione. La prima giornata di ricerche ha aumentato la tensione poiché il tempo trascorso ha porta inevitabilmente a una diminuzione delle speranze di trovarli sani e salvi.
Gli inquirenti indagano su diverse ipotesi, anche se la fuga d’amore sembra essere la meno probabile. Oggi, o meglio, le prossime ore potrebbero essere cruciali. Secondo indiscrezioni – ma tutte le bocche sono cucite – ci sarebbe la possibilità che le forze dell’ordine siano sulle tracce dell’auto con a bordo i due giovani scomparsi. Ma non è il caso di alimentare voci in un momento in cui le famiglie sono direttamente coinvolte e in grande apprensione. Gino, il padre di Giulia, è emotivamente crollato, comprensibilmente. Avrebbe anche confessato a un amico: “Sento che quel ragazzo me l’ha uccisa.”
Giulia è stata vista per l’ultima volta sabato sera. Sabato sera, i due giovani sono stati visti insieme al centro commerciale “La nave de Vero” a Marghera. Poi, un ultimo messaggio di Giulia alla sorella alle 22:43. Successivamente, si perdono le tracce della coppia. Dettagli emergono dalle indagini, inclusi avvistamenti di litigi tra i due e un avvistamento di Giulia trascinata nell’auto di Filippo. L’auto, una Fiat Grande Punto, viene poi avvistata in diverse località, generando ulteriore preoccupazione e portando le ricerche anche fuori regione.
Un grande campanello d’allarme suona ieri mattina, lunedì, poco dopo le 7. Alcuni operai della zona industriale di Fossò recandosi al lavoro trovano grandi macchie di sangue sull’asfalto e chiamano i carabinieri.
Per strada c’era una lunga scia di chiazze di sangue, proprio di fronte agli ingressi di alcune aziende. I carabinieri sono arrivati sul posto con la scientifica che ha effettuato prelievi. Poi l’area è stata passata al setaccio con cani molecolari e droni.
Nessuno, però, al momento può dire che quelle macchie di sangue siano di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. E’ soltanto opportuno indagare anche questa pista, dato il mistero che avvolge il destino dei due giovani.
Una testimonianza racconterebbe che alle 23.15 forse la coppia litigava in un parcheggio a Vigonovo, a circa tre chilometri dalle tracce di sangue. Ma bisogna necessariamente attendere conferme ufficiali per darli come ekementi acquisiti.
Giulia e Filippo, entrambi studenti di Ingegneria, si conoscono dai tempi delle superiori e il loro legame si sviluppa durante gli anni. La giovane ha affrontato la perdita della madre un anno fa, concentrando le sue energie negli studi che culmineranno giovedì con la discussione della sua tesi di laurea a Padova. Il rapporto con Filippo subisce una svolta l’anno scorso, quando decidono di separarsi dopo circa un anno di “relazione vera”.
