Morire a 20 anni per aver deciso di abortire. Gabriella Cipolletta, 20 anni, di Mugnano, del centro dell’area a Nord di Napoli, è entrata in camera operatoria alle 12 al “Cardarelli” di Napoli avendo deciso di non proseguire – forse a causa di una sospetta malformazione del feto, ma la notizia non è confermata – la gravidanza.
Per Gabriella Cipolletta la situazione precipita in pochi attimi. E’ stato chiamato il primario del reparto di Ostetricia, Fabio Sirimarco, e la ragazza è stata trasferita in rianimazione, ma è morta poco dopo le 15, nel giro di tre ore dall’inizio dell’intervento.
I familiari della ragazza hanno presentato nel vicino Commissariato di Polizia dell’Arenella un esposto-denuncia. La stessa Rianimazione del “Cardarelli” ha sollecitato l’esecuzione di un’autopsia per chiarire i motivi della morte della ventenne.
La Direzione dell’Ospedale ha disposto comunque un’inchiesta amministrativa, mentre il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin ha ordinato l’ invio degli ispettori nell’ospedale napoletano, il più grande del Sud.
Intanto si è saputo che le relazioni preliminari della task force ministeriale inviata negli ospedali dove in dicembre sono morte 4 donne in gravidanza ha evidenziato in 3 su 4 aspetti di ”criticità”. Si tratta degli ospedali di Brescia, Bassano del Grappa e San Bonifacio (Verona).
Mario Nascimbeni
13/01/2016