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Morire a 15 anni per un malore, lo strazio a San Donà

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Morire a 15 anni per un malore, come può essere possibile?
Come può un malessere improvviso trasformarsi in un sintomo fatale in un ragazzino sano, forte, sportivo?
Giorgio Conte giocava con l’Under 17 del San Donà Rugby e studiava a Treviso. Aveva un ottimo rendimento e un ottimo comportamento. Inoltre era sportivo: un rugbista delle giovanili. Un’attività che amava e praticava con grande entusiasmo e serietà: ogni anno tutti gli atleti sono sottoposti ai controlli medici.

San Donà è profondamente scossa dalla tragedia, tanto che il sindaco, Andrea Cereser, interviene dicendo: “Un triste Natale per la famiglia e per l’intera comunità. Esprimo la mia personale vicinanza ai familiari e agli amici, anche a nome della città”.

Giorgio Conte aveva accusato forti dolori alla testa a casa. Sintomo apparentemente banale, ma il disturbo era così forte che i genitori coscienziosamente hanno portato il ragazzo al pronto soccorso dell’ospedale di San Donà.
Dopo le visite e i controlli era stato dimesso, ma la situazione non era migliorata. Anzi, il ragazzino perdeva conoscenza.

Di nuovo una corsa in ospedale che questa volta indirizza il giovane all’Ospedale di Padova dove, però, le condizioni continuano a peggiorare ora dopo ora. Nemmeno un delicato intervento chirurgico è riuscito ad invertire la direzione del fato.

Una “patologia cerebrale vascolare” è la maggiore indiziata in qualità di killer per un decesso avvenuto ieri a mezzogiorno.

Giorgio Conte non aveva mai mostrato problemi di salute e la vicenda rimane tuttora una tragedia inspiegabile. Soprattutto per la famiglia che ha vissuto questa lenta agonia iniziata giovedì scorso e andata via via peggiorando di ora in ora.

E una morte improvvisa così drammatica non può essere lenita dagli infiniti messaggi di cordoglio che continuano ad arrivare da un territorio realmente scosso per il fatto. Il sindaco e la società sportiva di appartenenza sono stati tra i primi, ma i messaggi continuano a pervenire alla famiglia che ha chiesto rispetto per questo immenso dolore.

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Quante dosi aveva fatto? Mi spiace dirlo, ma bisogna che la gente si svegli e corra ai ripari il prima possibile, è in atto una mattanza, c’è un’incremento della mortalità spaventosa in tutti i paesi dove hanno fatto le vaccinazioni di massa con sostanze pericolose, non sperimentate e dagli effetti sconosciuti. Non sperate nella politica e nelle organizzazioni, devono parlare i medici si sono resi complici di una gigantesca campagna marketing sulla pelle della gente e a beneficio di organizzazione opache in pieno conflitto di interessi e colluse con classi politiche inette e corrotte.

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