IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

sabato 27 Aprile 2024
12.7 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEmascherine obbligatorieIl vaporetto a Venezia? Gita in barca con picnic
Questa notizia si trova quimascherine obbligatorieIl vaporetto a Venezia? Gita in barca con picnic

Il vaporetto a Venezia? Gita in barca con picnic

pubblicità

Venezia e il turismo cafone: ecco il picnic a bordo del vaporetto.

Pranzo al ristorante? Roba d’altri tempi. Pizza su un gradino? Superata: a Venezia la nuova frontiera del turismo 2.0 si chiama “picnic on the boat”.

Essa consiste in un pasto, rigorosamente al sacco, da consumarsi su un vaporetto. Quale miglior cornice per gustarsi un panino di una romantica crociera sul Canal Grande? Quale miglior momento per dividersi i salamini se non il passaggio sotto il ponte di Rialto?

È questo uno scenario che si è cominciato a vedere sporadicamente in viaggio per la città e che si presentava venerdì mattina ai passeggeri della Linea 2 in direzione Tronchetto.

Una famiglia di tedeschi, autoconvintasi che i 7,50 euro di biglietto comprendessero il diritto al picnic, ha aperto gli zaini, estratto gli “antipasti” e iniziato a spartirseli. I primi assaggi sono stati furtivi, con i bocconi masticati in fretta sotto le mascherine.

C’era di tutto, dalle patatine ai salamini, ma il ruolo da protagonista l’hanno fatto i panini, spuntati da una borsa e distribuiti ai tre bimbi accomodatisi a poppa. Il pranzo è entrato ufficialmente nel vivo quando una donna, davanti all’incredulità dei passeggeri, ha abbassato anche lei la mascherina per addentare un sandwich.

Abbandonata ogni inibizione, il gruppetto ha univocamente sciolto ogni regola per godersi il resto del “picnic” a maschere calate. Anche il capofamiglia, l’unico in possesso di FFP2, invece di dare il buon esempio se l’è spostata sul mento, infischiandosi dell’obbligo che nel trasporto pubblico locale esiste ancora (almeno) fino al 15 giugno 2022.

Ma la cosa più grave è che nessuno dei “commensali” si sia chiesto come mai tutti gli altri passeggeri invece indossassero la mascherina, compresa una residente che ripeteva: “a noi la fanno mettere, a loro è concesso tutto perché sono turisti”.

Chissà, forse la FFP2 viene vista come un’usanza tipicamente locale, magari legata al Carnevale. Oppure semplicemente nella Venezia dei bivacchi e dei tuffi in canale, ogni regola sembra ormai aver perso il significato.

I mugugni dei passeggeri hanno iniziato a farsi ostinati finché un veneziano, stanco della scena, si è rivolto al personale ACTV. È così sopraggiunta la ”marinaia”, che davanti all’indifferenza del gruppo ha intimato – in inglese – di rimettere le mascherine, ricordando di non trovarsi “a un picnic” ma su un mezzo di trasporto pubblico.

Con altrettanta naturalezza la famiglia ha rindossato i dispositivi e riposto i panini, come se essere redarguiti fosse la cosa più normale del mondo. Anzi, sorge il dubbio su quante volte siano già stati ripresi, vista la totale mancanza di imbarazzo nei loro volti.

Tanto, delle “figuracce” collezionate a Venezia non rimarrà testimonianza: tutto ciò che vedranno gli amici in Germania saranno foto “strategiche” di ristoranti esclusivi nei quali non hanno mai messo piede. Al punto che qualcuno esclamerà “però, guarda come si trattano bene” e loro annuiranno, sicuri che l’operazione-illusione sia andata – nuovamente – a buon fine.

Perché nel Turismo 2.0 ciò che conta non è la realtà ma ciò che si vuol raccontare e far credere.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

33 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Certi commenti sembrano scritti da gente che non è mai uscita di casa. Personalmente ho visitato un centinaio di paesi, e mi è capitato di tutto, compreso (ovviamente) il mangiare un panino, su un mezzo pubblico, o nell’attesa di visitare un luogo. La settimana scorsa ero a Barcellona con mio nipote, e mentre aspettavamo il nostro orario di entrata alla Sagrada Familia, ci siamo mangiati un panino (preparato a casa la sera prima) bevuto due bibite acquistate in un negozio a 100 m dall’ingresso (per la pazzesca cifra di 2,70€, di tutto) seduti su uno di quelli strani oggetti che a Venezia non ci sono più (panchina).
    Non credo di aver offeso Barcellona, ne la Sagrada Familia, ne Gaudi. Però io, in questo modo, ho visto il mondo, cosa che altri, purtroppo, non hanno fatto.
    P.S. Ma lo sapete che negli aerei si è sempre mangiato??

  2. Ho visto persone salire in costume da bagno e asciugamano…nessuno ha detto loro nulla , persone senza mascherina idem come sopra , persone mangiare la pizza etc etc ….Se uno di noi facesse la stessa cosa nei paesi da dove vengono questi turisti saremmo multati pesantemente , cacciati dal mezzo e se non avessimo al momento i soldi per pagare la multa il sequestro dei documenti fino al saldo della multa ….Un minimo di decoro ci vuole non occorre essere bacchettoni ma almeno un minimo di educazione ….

    • Certo.
      Nei loro paesi è il personale preposto e pagato ad attivarsi in tal senso. Da noi in Italia si girano dall’altra parte.
      Questo è il problema di questo paese dove le mille leggi non vengono fatte rispettare e chi lo fa ad un certo punto si sente pure fesso.

  3. Ma dato che si è stipati come bestie non sarebbe più logico comportarsi da bestie? Tanto più educatamente ci si comporta e più si permettono di trattarci da bestie…
    Ma soprattutto non vi viene in mente che proprio questo nostro vivete si merda ci porti ad essere INTOLLERANTI verso chicchessia? In 20 anni ci stiamo sempre più impoverendo e contemporaneamente fascistizando sempre più. A ognuno la propria speculazione, a me hanno detto che chi si fa’i c*zzi suoi campa cent’anni…

  4. Amo Venezia. Con tutta me stessa. Frequentatrice della laguna. Città e lido che sia. Amo la biennale e tutta l’arte. Ma mangia raramente al ristorante. Però forse lascio giù il doppio dei soldi nei bar. Ah sì e anche negli hotel. Ormai diventati proibitivi se fai la commessa e vivi da sola. Quindi d’accordo sul rispetto per le mascherine e gli altri ma l’articolo faceva angoscia. Ristorante roba d’altri tempi? I 7,50€ del biglietto comorendeva il picnic. Vi riscrivo lo stesso articolo. Con la stessa vena polemica che condivido ma senza toccare ‘lidi’ di non mia competenza. Amo Venezia. E amo anche scrivere. Penso di non aver mai commentato un articolo. Anche se, in realtà i miei quesiti riguardano la scelta di pubblicarlo prima ancora che scriverlo.

    • Addirittura un panino in vaporetto , ma questi sono proprio criminali ,da veneziano l ‘unica cosa in questa situazione che mi da fastidio è vedere bacchettoni che si mettono a riprendere con il cell, la vita altrui , fatevi una vita vostra , e se vi da fastidio tutto chiudetevi in casa , ah come chi da del criminale a quei turisti che si buttano nei canali, beh non c’è veneziano della mia generazione che non abbia mai fatto il bagn
      o nei canali e o in laguna , io ho imparato a nuotare in fondamenta a murano con mia nonna , quindi rinnovo richiesta , BACCHETTONI INTOLLERANTI STATE A CASA VOSTRA.

  5. Forse che i turisti non siano messi nelle condizioni di mangiarsi tranquilli un panino per strada senza aver paura di prendere 8.000 euro di multa? Forse che a Venezia non ci sono più panchine per sedersi, e una famiglia sia obbligata a sedersi in un bar e spendere non meno di euro 15 a testa per un tramezzino e un bicchiere d’acqua? Forse che ormai Venezia si regge solo sui turisti e sui soldi che portano? Basta con questa iprochisia,fatevi delle domande se una famiglia è costretta a mangiare in vaporetto secondo voi non gli avrebbe fatto piacere sedersi su una panchina e star tranquilli, e invece no perché le panchine le hanno tolte tutte se escludiamo sestieri più periferici , saluti

    • Concordo totalmente! Sono nato a Venezia 62 anni fa e ci abito con i miei figli. La città e’ in rovina a causa di chi non la sa gestire come città urbana ma come una azienda. Tutto è predisposto per dare profitto a bar e trattorie in mano alla mafia asiatica. Guardate dentro i negozi e fuori dai banchetti…..Esistono punti di sosta x ristoro per turisti? No. Esistono panchine? No esistono fontane d’acqua? Le hanno chiuse. Pugno di ferro per chi lorda…..ma redarguire una piccola famiglia che NON si è fatta derubare …..direi che dovete vergognarvi voi. Creare punti di sosta…pubblizzateli ….teniamoli puliti e puniamo chi lorda la città……INFINE CHI È LO SCEMO CHE GIUSTIFICA I PREZZI DEI BAR? a disposizione per trovarci e fare un giretto tra i ladroni autorizzati. Ma Gigio non aveva detto basta Bar? Basta B&B? BASTA HOTEL? Basta paccottiglia sui banchetti?

    • Se uno non ha soldi se ne sta a casa , Venezia non é fatta per i pezzenti , se questi non hanno soldi per andare al ristorante non é un problema mio! io che vivo e sono VENEZIANA MI GIRANO GLI ZEBEDEI , VISTO CHE SIETE TUTTI BRAVI A DIFENDERE I TURISTI, la priorità deve essere in primo ( cassonetti , panchine ecc … ) per NOI CHE VIVIAMO QUA E NON A MESTRE O ALTROVE !!! IO LA MALEDUCAZIONE NON LA DIFENDERÒ MAI ! Se lascia il suo indirizzo sarò lieta di indirizzare tutti i turisti sotto casa sua , così potrà dare la sua panchina anche la sua casa , se ama tanto i MALEDUCATI INCIVILI

      • Lei è aggressiva oltremodo. Chi ha soldi certamente non va a Venezia (che io da Udinese amo) ma va altrove. E lei da come parla, intollerante, penso non si sia mai mossa da Venezia. I problemi vostri sono altri, e non certo una famigliola che ha trovato spazio seduta, per mangiare sul vaporetto, per poi non parlare di colui che ha fatto l’articolo, provincialucolo per lettori pensionati, e a proposito di pensione, a persone come lei la leverei. I miei ossequi. Rossano da Udine

  6. ma da quando non si può mangiare su mezzi?! La legge in questione non è legge ma un’ordinanza del ministro della salute che non ha chiaramente valore di legge e l’obbligo di un dispositivo sanitario è prevedibile solo ex lege. Il resto sono minchiate moralista che è ora finiscano. Ho sempre mangiato in treni bus, vaporetti, aerei per sfruttare il tempo degli spostamenti, e non è di certo una sconceria!

    • Il problema caro Francesco sono le persone come te. Perchè non si dovrebbe mangiare sui mezzi pubblici? Molto semplice, perché magari gli odori di determinate pietanze potrebbe dare fastidio a chi si trova sul mezzo, o ancora perché potrebbero sporcare sia il mezzo che le persone sedute vicino. A me sembrano sufficienti motivi per proibire alle persone di mangiare su un mezzo pubblico, fermo restando che uno non muore di fame se aspetta magari mezz ora prima di arrivare a destinazione

  7. Smettetela di trincerarvi dietro ste’ caz…e della mascherina. Non ne avete avuto abbastanza di questa pagliacciata?
    Il turismo cafone è solo un problema di educazione sempre meno presente da parte di tutti. Quindi cerchiamo semplicemente di essere tutti piu’ educati e vedrete che la vita diventa migliore per tutti.
    Insomma, turisti che mettono i piedi sulle sedie dei vaporini, turisti che si mostrano senza ritegno completamente nudi nelle loro stanze, senza chiudere tende o altro, e che allungando la mano riesci pure a toccarli data la vicinanza delle finestre in citta’, turisti che si accomodano a fare i loro bisogni lungo le strade di Venezia, tuffi nei canali, pasta mangiata in piazza!
    Ma secondo voi, non sarebbe giusto porre un limite a tutto cio’? Vogliamo ancora parlare di mascherine?

    • Certo che bisogna mettere un limite, comincino a mettere servizi e controllare i prezzi di bacari trattorie hotel ristoranti e osterie che hanno raggiunto la follia. Controlli altro che balle.

      • Concordo con Roberto, occorrono controlli e limitazioni dei prezzi. Il sindaco ha assunto altri vigili e Stewart ma in giro per la città non ne vedo. L’altro giorno in Piazzale Roma due turisti ciclisti salivano sul Ponte della Costituzione, ho chiesto ad una vigilessa, che poco distante si riparava all’ombra dal sole cocente, perché non li avesse fermati, mi rispondeva che non c’è un regolamento che vieti di girare in città con la bici a mano. E che ne sa se fatto il ponte non si mettessero a pedalare, salvo poi legare le bici vicino ad una chiesa come è già successo? Ha alzato le spalle…

  8. ok,tutti turisti cafoni,ma c’è una senaletica che invita i passeggeri a non banchettare allinterno del mezzo ? perche’ se cosi fosse non hanno poi tutto questo torto no .

    • Mi perdoni, ma allora neanche a bordo mezzo c’è scritto non fare la cacca, non scatarrare , scorreggiare in pubblico ecc ecc…
      Per di più c’è scritto dove depositare i bagagli ad esempio e manco questo lo rispettano !
      Se ci sono delle norme si devono rispettare , se uno vien qua e fa quello che vuole é un maleducato incivile punto !

      • Io, in tempi non sospetti (antecovid), ne ho beccato uno, italiano, che sulla linea 2 da Rialto si è messo a mangiare una pastasciutta da una vaschetta di plastica, pastasciutta acquistata al negozio aperto per un po’ davanti all’edicola di Rialto.
        Naturalmente l’ho redarguito, anche perché gli spaggetti rigirati sulla forchetta schizzano e non mi pareva proprio il caso. Alla fine con un po’ di fermezza l’ho fatto smettere.
        Certo che in treno si mangia, ma per un tragitto di 12 minuti non è la stessa cosa. Mi meraviglia che ci siano commenti a favore della consumazione in vaporetto, dove a volte siamo stipati come bestie, a dimostrazione che la maleducazione (perché di questo si tratta) non appartiene solo ai turisti ma anche a molti residenti

        • Io invece mi stupisco del suo commento e dell’indignazione di molti commentatori. Da come scrivono questi soggetti pare che chi viene a Venezia prenda la rincorsa dagli scalini della stazione per tuffarsi a incaurio, dopo di che si stendano al sole in fondamenta per asciugarsi, facciano i loro bisogni pubblicamente noncuranti dei passanti, montino cucine da campo sulle rive pubbliche, camminino all’indietro tenendo la sinistra e travolgendo tutto e tutti.
          Conclusione: con 25milioni di visitatori all’anno (che mediamente fanno 68 mila presenze al giorno) cosa pretende che siano tutti educati, camminino in fila indiana in silenzio, vengano in giornata e si spostino in taxi o gondola, vadano a mangiare ai do forni, se pernottano si rechino solo su “certe” strutture stra-care? Lei quando esce in giornata da questa ex città ormai paesello magari per andare a fare una camminata sui colli o in Dolomiti va sempre al ristorante, parcheggia solo su aree a pagamento e acquista materiale sul posto attrezzatura e/o abbigliamento a un prezzo maggiorato del 300%?
          Mauro Dell’Antonia, residente in corte amaltea dal 1965.
          PS almeno io ci metto la faccia e, non mi maschero dietro a ridicoli pseudonimi DOC.

      • Se lei gradisce che a casa sua, magari sul portone di casa le urinino, le facciano casino alle due di notte a scassare le palle con i trolley e a trovarsi spazzatura ovunque, allora ben venga, lasci pure il suo indirizzo.
        Per di più non sono pensionata, sono in ottima salute, faccio pure un lavoro che stimo e che non ha a che fare con il turismo, ma salvare VITE UMANE veda lei….
        Per di più facile parlare quando non si vive qua, se ama venezia perché vive a Udine? tutti bravi a fare bla bla bla…
        Sempre però vivendo fuori e di queste cose non le vivete!!!!
        LA PANCHINA LA PAGO VOLENTIERI A CHI VIVE QUA!!!!
        E non perdo piu tempo con gente come Lei.

        • Io sono nato e cresciuto a Venezia. Spesso tornando da scuola mi prendevo un trancio di pizza o un kebab e me lo mangiavo per strada, o sedendomi da qualche parte. D’estate tornando dal lido ogni tanto mi prendevo un gelato finendolo in vaporetto. Se la mascherina è obbligatoria ovviamente non si può fare, ma altrimenti non ci vedo nulla di male.

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img