Continua il giallo sul malore di Fernando Alonso. Secondo il quotidiano spagnolo El País, il pilota della McLaren avrebbe recuperato la memoria soltanto una settimana dopo l’incidente del 22 febbraio.
Secondo le indiscrezioni, il pilota di Formula 1 sarebbe rimasto con la memoria ferma al 1995, alla domanda su chi fosse infatti, i medici si sarebbero sentiti rispondere: «Sono Fernando, corro sui kart e vorrei diventare un pilota di F1».
Paolo Maria Rossini, direttore dell’Istituto di Neurologia dell’Università Cattolica di Roma, intervistato dall’Ansa, ha confermato che subendo uno shock, ipotesi per la quale tutti propendono, ciò è possibile. «Una folgorazione può dare questi problemi: quando negli anni 50 e 60 si praticava l’elettroshock, senza l’anestesia protettiva e su tutto il cranio, un’amnesia prolungata era un effetto comune, anche se poi le memorie si ricostituivano».
Rossini ha inoltre ribadito che sul corpo di Alonso «ci dovrebbero essere un foro o una lesione dove la scarica è entrata e un segno analogo in uscita. Allo stesso modo, se fossero invece stati o una crisi epilettica o un trauma fisico a causare l’incidente, ci sarebbero dei segni rilevabili».
Il pilota dal suo profilo Twitter non fa trapelare nulla è la stampa europea che continua a scrivere e a parlare dell’incidente, sul quale però continua e continuerà ad aleggiare il mistero.
Redazione
07/03/2015
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