Mose a parte, sono state inaugurate proprio mercoledì 4 giugno le nuove banchine del Porto di Venezia, a Fusina. Il nuovo terminal è sorto per far attraccare le navi e i traghetti che trasportano passeggeri, camion, auto, moto e roulotte.
All’inaugurazione erano presenti il comandante del Porto, l’ammiraglio Tiberio Piattelli e il presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa. Avrebbero dovuto partecipare anche alcuni nomi importanti tra cui molti degli arrestati per lo scandalo Mose.
Il terminal è stato possibile grazie all’apporto finanziario di Venice Ro-Port Mos, un consorzio di imprese capitanato dal gruppo Mantovani, lo stesso che controlla il Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico del Mose.
La neo stazione, dotata di una darsena con due banchine, alle quali se ne aggiungeranno altre due l’anno prossimo, servirà a far entrare le navi in laguna, non più dalla bocca di porto del Lido, ma da quella di Malamocco.
Sarà Gianfranco Zoletto, presidente di Venice Ro-Port MoS a gestire il terminal, pagando una concessione al Porto per 40 anni. È stato stimato che potrà accogliere oltre mille traghetti all’anno e vi saranno anche collegamenti ferroviari e stradali, ora in via di completamento.
Costa ha inoltre voluto precisare che ‘’questo terminal toglie da subito dal bacino di San Marco 400 passaggi di traghetti all’anno e centinaia di auto e camion che fino a ieri dovevano raggiungere la stazione Marittima a San Basilio’’, dimostrazione del fatto ‘’vogliamo salvaguardare il bacino di San Marco dal passaggio di queste navi, comprese quelle da crociera che, potranno raggiungere la Marittima in breve tempo e senza pregiudicare gli altri traffici, basta che ci diano la possibilità di scavare il canale Contorta e di ripristinare la morfologia lagunare con i fanghi che verranno scavati’’.
Redazione
[06/06/2014]
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