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Festa dell’Atletica, il Veneto vola con Vallortigara

A Mirano l’incoronazione dei protagonisti di una stagione da incorniciare. Il presidente federale Mei: “Veneto regione trainante”. All’altista vicentina il titolo di Atleta dell’anno: “A Budapest per confermarmi”. Migliori promesse, la marciatrice veronese Alexandrina Mihai (“Sogno la maglia azzurra”) e il velocista padovano Alessio Faggin (“Che esperienza ai Mondiali di Cali”). Premi alla carriera per Chiara Rosa e Paolo Valente. Riconoscimento alla memoria per Pierangelo Miotti.

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L’atletica veneta vola in alto. In alto come Elena Vallortigara, bronzo iridato l’anno scorso a Eugene, al culmine di una stagione che ha visto la 31enne saltatrice di Schio valicare – proprio ai Mondiali – la quota di 2 metri, entrare in finale nella rassegna indoor al coperto di Belgrado e agli Europei di Monaco e vincere due titoli italiani (indoor e outdoor). È lei, e non poteva essere diversamente, l’Atleta veneta dell’anno per la stagione 2022, la stella più brillante di un movimento regionale che conta 26 mila atleti tesserati (+48% rispetto a dieci anni fa) e 241 società sportive (erano 190 nel 2013).

L’ultimo premio, in ordine di tempo, per una stagione memorabile, Elena l’ha ritirato ieri – sabato 25 marzo – a Mirano (Venezia), in occasione della tradizionale Festa dell’atletica regionale, tornata sotto i riflettori a quattro anni dall’ultima volta (l’ultima edizione si era disputata nel 2019 a Borgoricco). “Una medaglia come quella dei Mondiali mi mancava. E’ arrivata forse un po’ in ritardo, ma la strada di un atleta è lastricata di difficoltà e imprevisti. Il bronzo di Eugene mi ha aperto nuovi orizzonti: è certamente un traguardo importante, ma non un punto d’arrivo. L’obiettivo principale del 2023 sono i Mondiali di Budapest: lavoro per confermarmi sul podio”, ha commentato Vallortigara.

Al suo fianco, sul palco del Cinema Teatro, il sindaco di Mirano, Tiziano Baggio, che ha ricordato l’impegno dell’amministrazione comunale per il rifacimento della pista cittadina, il presidente federale Stefano Mei e il vertice del Comitato regionale della Fidal, Francesco Uguagliati. “L’atletica sta vivendo un momento d’oro che si ripercuote sul territorio e il Veneto è, da sempre, una delle regioni trainanti del movimento  – ha detto il presidente Mei, accolto dalle immagini della memorabile vittoria agli Europei di Stoccarda ’86 e affiancato dal vicepresidente vicario, il trevigiano Sergio Baldo -. Arriviamo da due stagioni vissute alla grande: l’atletica è al centro dell’attenzione, siamo tornati in alto e cercheremo di rimanerci. Abbiamo quattro progetti importanti, finanziati da Sport e Salute, che possono diventare risorse per il territorio e l’attività di base. Basta impegnarsi per realizzarli”.

L’atletica veneta è viva – ha aggiunto il presidente Uguagliati, accompagnato dal Consiglio regionale al completo -. Rispetto al 2019, l’ultima stagione prima della pandemia, i tesserati sono aumentati di seimila unità. In regione vengono organizzate quasi 400 manifestazioni all’anno. La stagione al Palaindoor di Padova quest’inverno ha raggiunto le 11 mila presenze. Abbiamo tre fra le maratone più belle d’Italia e meeting di prim’ordine, a partire da quello di Padova che l’anno scorso è stato bellissimo. Le amministrazioni comunali sono al nostro fianco: è bastata una telefonata per avere la disponibilità di Caorle ad ospitare la prossima finale nazionale dei Campionati Studenteschi di crossSiamo sicuri che il 2023 sarà un altro anno ricco di soddisfazioni”.

Il futuro sorride anche alla veronese Alexandrina Mihai, nel 2022 tre volte campionessa italiana juniores di marcia, e al padovano Alessio Faggin, astro nascente della velocità. Sono loro le Promesse venete dell’anno. “Sono molto contenta dei risultati che sto ottenendo – ha detto la marciatrice di origine moldava -. Il prossimo traguardo? Il grande sogno è la maglia azzurra. Spero che la Coppa Europa, in maggio, sia l’occasione giusta”. Faggin, intanto, va a… 100. “L’esperienza dei Mondiali di Cali è stata fantasticaE pazienza se ho mancato la finale per appena 2/100”.

Applaudite anche le azzurre Rebecca Borga, Ottavia Cestonaro, Federica Del Buono, Elisa Molinarolo e Anna Polinari, oltre all’atleta master dell’anno, Sonia Lopes. Premio “Scatena” (Dirigente dell’anno) a Barbara Lah, presidente dell’Atletica Vicentina; premio “Ossena” (Tecnico assoluto dell’anno) al tecnico berico degli ostacoli, Lorenzo Muraro; premio “Idda” (Tecnico giovanile dell’anno) al padovano Gianluca Cusin, coach anche di Faggin.

Consegnati pure i riconoscimenti alla carriera ad un’emozionata Chiara Rosa, affiancata da Enzo Agostini, il tecnico che l’ha accompagnata per gran parte dell’attività, e a Paolo Valente, dirigente vicentino (ma, prima ancora, atleta e tecnico) che per 16 anni ha guidato il movimento regionale. Tra i giudici di gara, premio “Franceschini” al trevigiano Eusebio Simon e alla veronese Federica Guarda. A Marco Sarto, sindaco di Caorle, è andato il riconoscimento tra gli amministratori pubblici. Mentre Giovanni Monforte è stato proclamato Giornalista dell’anno.

Tra le società, premiate Ana Atletica Feltre, Assindustria Sport, Atletica Biotekna, Atletica Riviera del Brenta, Atletica Verona Asd Pindemonte, Atletica Vicentina, Fiamme Oro Padova, Gs Quantin Alpenplus, Gs Alpini Vicenza e CSI Atletica Provincia di Vicenza. Spazio anche per le Querce al Merito Atletico, andate, per il I grado, a Claudio Biesuz (BL), Gianni Faccin (VI), Luigino Molena (VE), Mattia Picello (PD), Adriano Saccon (PD), Johnny Schievenin (BL), Stefano Stanzial (VR) e Mariano Tagliapietra (VR) e, per il II grado, a Guerrino Boschiero (VE), Luigi Cerin (VI), Giulio Pavei (BL), Ettore Sommacal (BL) e Christian Zovico (VI).

Teatro in piedi, infine, per l’omaggio al padovano Pierangelo Miotti, per tanti anni punto di riferimento del Gruppo Giudici di Gara, ricordato dalla moglie Anna e dalla figlia Cinzia.

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