A 10 anni dall’entrata in vigore della legge 40/2004 sulla procreazione assistita è caduto anche l’ultimo divieto rimasto: quello alla fecondazione eterologa.
Il divieto di fecondazione eterologa è incostituzionale, come ha stabilito la Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta.
I giudici dovevano valutare la questione relativa al divieto di fecondazione eterologa, previsto dalla legge 40, su cui tre tribunali – Milano, Catania e Firenze – hanno sollevato dubbio di costituzionalità.
Si è così assestato un altro fendente a una legge che negli ultimi 10 anni – dall’obbligo di produrre non più di tre embrioni a quello di impianto contemporaneo – è stata già più volte sfrondata a colpi di illegittimità.
Nel caso di specie la decisione è nata dai ricorsi di tre coppie che non potendo avere figli, si sono viste negare per legge l’eterologa.
Il Paese preferito per chi desidera accedere all’eterologa è la Spagna, che registra il 60% di donazioni di gameti in Europa. Il 63% delle coppie straniere che chiede una fecondazione eterologa nel Paese iberico è italiana, e generalmente un trattamento costa 8mila euro – il doppio di quanto spende una analoga coppia spagnola.
E’ caduto l’ultimo ‘paletto’ imposto da una legge sbagliata, nata dall’accordo tra le correnti cattoliche delle forze politiche allora rappresentate in Parlamento, ancora una volta si è dimostrato come l’imposizione ideologica di una norma non possa resistere alla pressione della società.
Ma perché è cosi’ difficile diventare Genitori in Italia, per donare amore verso un figlio una coppia deve battersi a suon di carte bollate, processi ed aspettare anni per una adozione, che ha solo lo scopo di donare amore verso un bimbo.
Bragatto Gianluca
Caorle – VE
[10/04/2014]
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