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Elezioni: voti con matite che si cancellano: parapiglia in un paio di seggi

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Elezioni: voti con matite che si cancellano: parapiglia in un paio di seggi

Elezioni a Venezia: un paio di casi di accese controversie ai seggi oggi a causa di segnalazioni per “matite che si cancellano”.
In entrambi i casi i due votanti si sono visti negare il diritto di voto, salvo poi vederselo concesso nel secondo caso.
Gli episodi sono accaduti al seggio numero 12 e al seggio numero 19 (Venier e Sansovino).

Nel primo caso, capitato alla Venier, il diretto interessato fa sapere: «Sono entrato nel seggio e ho provato a cancellare il segno sulla scheda elettorale con una gomma: veniva via senza lasciare traccia. Dopo lo stupore, i componenti del seggio hanno effettuato un tentativo anche loro e verificato che le cose stavano così. Per questo motivo mi sono rifiutato di votare. Il presidente di seggio mi ha detto che non voleva storie e problemi, ma questo non è un mio problema, ho tentato di avvisare chi veniva dopo di me, ma mi è stato impedito, facendomi accompagnare fuori per motivi di ordine pubblico. Pretendo di sapere cosa è successo, non è ammissibile vedere il tratto cancellato come se si trattasse di una matita da scuola. Tra l’altro, non ho potuto esprimere il mio voto».

Nel secondo caso, accaduto poco prima delle 14 al seggio n. 19 della scuola Sansovino una giovane aveva avuto la stessa esperienza con la matita. «Prima di votare ho chiesto di verificare che il tratto della matita non si cancellasse – racconta l’interessata – nel frattempo sono state aperte le procedure di votazione con la consegna dei documenti e il riconoscimento. Il segretario, un ragazzo giovane, ha preso un foglio, l’ha scarabocchiato e nel suo stupore ha notato che il tratto veniva via».

E’ quindi intervenuta la presidente che ha iniziato a urlare contro la giovane talmente forte che ha attirato l’attenzione da tutti i seggi vicini. La giovane è stata fatta uscire in atrio e alla sua richiesta di verbalizzare la cosa la presidente ha risposto: “Io non verbalizzo proprio niente altrimenti mi invalidano tutto il seggio. Lei può votare e poi fare denuncia, segnalare, o quello che vuole al Ministero dell’Interno”.

Nonostante la giovane mantenesse un contegno composto, la sfuriata della presidente non si quietava, tanto che poi la donna concludeva con: “E adesso la faccio portare fuori perché la denuncio per turbativa” chiedendo al poliziotto presente che tentava di mediare di scortarla fuori. Salvo aggiungere mentre si girava di spalle per tornare nella proprio stanza del seggio un poco elegante “Perché lei è turbata…” con fare canzonatorio.

La ragazza è poi potuta rientrare dopo un’ora e mezza e a quel punto le è stata fornita una matita blu con la scritta ministero dell’interno, con la quale ho espresso il suo voto ma ha riferito di essere stata minacciata di non poter votare.

Sui due episodi è intervenuto oggi pomeriggio Marco Gasparinetti, candidato sindaco per “Terra e Acqua 2020, che ha dichiarato: «Riservandoci di approfondire questo e altri episodi, Terra e Acqua chiede trasparenza sulle elezioni. Tutti hanno diritto di vedere espresso il proprio voto e sentirsi tutelati nella scelta. Le matite cancellabili, non con la scritta ministero dell’interno, arrecano un danno potenziale alla democrazia comunale».

(Nella foto: l’ingresso del seggio 19 della scuola Sansovino in cui è successa la bagarre)

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Il signor Gasprinetti che di Legislatura e di giurisprudenza nè capisce dovrebbe veramente denunciare tutto alla Magistratura. Parlate meno e fate perchè giustizia sia. Can che abbaia non morde e perde credibilità.

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