IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

lunedì 29 Aprile 2024
11.8 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEarrestiEcco chi sono i 7 terroristi arrestati in Italia. Uno era muratore a Treviso
Questa notizia si trova quiarrestiEcco chi sono i 7 terroristi arrestati in Italia. Uno era muratore...

Ecco chi sono i 7 terroristi arrestati in Italia. Uno era muratore a Treviso

pubblicità

Si deve alla Procura di Genova, che ha lavorato con la Digos e con il nucleo Antiterrorismo, il risultato di aver identificato e smantellato una cellula terroristica pakistana in Italia.

Una “cellula terroristica” che si preparava a colpire nel nostro Paese, collegata ad una struttura più ampia chiamata ‘Gruppo Gabar’, a sua volta legata a Zaheer Hassan Mahmoud, il 27enne che a settembre del 2020 attaccò la ex sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi, ferendo a colpi di mannaia due persone.

I terroristi “italiani” non immaginavano di essere controllati e parlavano liberamente di armi e di azioni nel futuro prossimo.

Ampia e variegata l’adesione al gruppo terroristico: un operaio metalmeccanico, un rifugiato politico, un muratore e un imbianchino; persone insospettabili, che la mattina andavano a lavorare come migliaia di altri stranieri integrati, ma che in mente avevano un altro obiettivo: uccidere gli infedeli responsabili di blasfemia.

14 le misure di custodia cautelare in carcere; 6 persone subito arrestate in Italia e una in Francia: Yaseen Tahir, 24 anni, preso a Reggio Emilia, il capo;
Ahmad Waqas, 32 anni, fermato a Chiavari;
Tasawar Iqbal, 29 anni, fermato a Genova;
Noman Akram, 23 anni, fermato a Firenze;
Shoeb Aktar, 27 anni, fermato a Bari;
Raan Nadem detto “il maestro”, 33 anni, bloccato in Francia.
Infine: Nauman Alì, 23 anni, bloccato a Treviso, in Veneto.

“Fammi lavorare due mesi e poi troviamo la nostra tana, due mesi e comincio a comprare le armi”, dice al telefono il leader “italiano” del gruppo, pakistano di 25 anni, a Peer, il maestro, un connazionale di 33 anni.


Due mesi prima dell’attentato a Charlie Hebdo alcuni arrestati si erano fatti una foto sotto la Torre Eiffel insieme all’attentatore pubblicandola sui social: “abbiate un po’ di pazienza… ci vediamo sui campi di battaglia”.

Yaseen Tahir, 24 anni, preso a Reggio Emilia, definito il “capo” di questa cellula terroristica in via di formazione, era in Italia con lo status di rifugiato politico dal 2015, nonostante fosse stato arrestato in Francia a febbraio 2021 perché girava per strada con un coltello con una lama di 40 centimetri.

Di lui gli investigatori, scavando sui social, hanno scoperto che pubblicava post mostrandosi con machete, fucili e Kalashnikov.

L’Italia, secondo gli inquirenti, era il luogo privilegiato per il supporto logistico al Gruppo Gabar.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img