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E IL CORONAVIRUS CI RIVELO’ di Maria Franca Zucca [concorso letterario]

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Concorso Letterario de “La Voce di Venezia”. Prima edizione: “Racconti in Quarantena”

Diario di bordo

9/3/2020

A testa bassa / un metro minimo / questa platea di estranei / in fila indiana.

Tanto poco tempo è bastato / per creare barriere di paura. /Sono io non vedi?/Non ti scansare/ Hanno inoculato la peste nei cervelli / creato il mostro ad hoc /dal magma dell’ignoranza imposta./ Il regime detta legge in bollettini quotidiani / shiftando la liberazione / di giorno in giorno / come la carota all’asino. /Ci hanno messi all’ingrasso/ maiali tristi rinchiusi/ per il banchetto pasquale / in questa primavera dai fiori tristi /vergognosamente scippata inseguendo virus / che mai sognerebbero di stopparsi /tra le larghe maglie di ridicole mascherine / più infette dell’aria stessa che respiri.

Godot sta morendo, nell’anticamera di inutili chiacchiere /monocorde, monocromatiche, monoclonate /mentre l’asino affanna /e la carota se la ride.

30/3/2020

Il Sole tiepido della tolleranza umana / mi riscalda le ossa rattrappite.

Dove è finita la gioia del tempo primaverile? Hanno deciso che così è /Vietato contestare./ Coronavirus della coscienza collettiva impiantato nei cervelli di cui è stato perso l’uso. / Non riconosco / non mi riconosco nel protrarsi indeterminato di sbarre domiciliari / di cui anche la nostra ombra è stanca…

20/04/2020

Ci hanno presi a tradimento i furbi del potere. / Dalla sera alla mattina

hanno instillato la più bieca diffidenza / e sguardi sbiechi sfuggono

al di sopra di inutili maschere fai da te / come fossimo tutti alieni

improvvisamente./ Uno contro l’altro a giudicare /chi obbedisce e chi no. Pesa a molti …oh se pesa! il coraggio della giusta informazione/ e ci si sciacqua la bocca con la morale igienista da due soldi.

Seguire le regole! Tenere la fila! La distanza! La distanza!… due, tre metri, meglio cinque./ Presi per la gola / umiliati, costretti per fame in queste disposizioni vergognose / sentiamo, giorno dopo giorno/ settimana dopo settimana, mese dopo mese ormai / abbassarsi l’asticella della dignità. Resterà di noi qualcosa? / …Resterà, di quello che eravamo? …Già comincio a dimenticare.

21/04/2020

Con un sotterraneo malessere / anche oggi mi accingo a uscire da queste quattro mura. / Prigione quasi volontaria / non è più vitale il sole all’ombra di arroganti divise / che cerco di evitare come peste a ogni crocicchio. / Dichiarazione, Autocertificazione… La spiacevole sensazione di essere braccato, destabilizzato, in questo megalitico carnevale di paura / che abbassa la gioia motivazionale. Schiacciati in un mortaio di regole/ di abusi e soprusi cui rendere conto

La privacy è morta. Forse definitivamente.

26/04/2020

Ancora in catene non so come passare il tempo. Questo stato di guerra che non trova sbocchi ti avvelena le poche furtive / passeggiate a passo svelto. Vietato sostare c’è scritto / sulle panchine della piazzetta in cui /furtivamente disobbedisco. /Di chi è la natura, gli alberi, il sole?!…Si stanno impadronendo di tutto quelli che si sono venduti l’anima /e l’intelletto non sostiene/ In nome di quale diritto, giorno dopo giorno arraffano, a piene mani, spudoratamente gli ultimi stralci di residue libertà…?!

Questo povero pianeta che / non sa più dove andare a nascondersi…

Cocente il dolore evita /di guardarsi allo specchio / e implode.

Avanza inesorabile / a passo ritmato / il necrologio della malata democrazia.

10/5/2020 Fase 2..? (siamo sdoganati o no?)

Hanno allentato un po’ la corda / con equivoci annessi. Lo scopo è stato raggiunto / Paura è ormai inoculata /Il marchio c’è /Sotto il sole del buon Dio / ancora più bavagli sui volti ubbidienti. / Diffidenza impera e perdura /Immunodepressione avanza /Obbligatoria e Non.

Gliela serviamo su un piatto d’argento.

Ora so. / Che non torneremo più indietro.

21/5/2020

Il disegno è ben delineato/ Non c’è voluto molto per capire. / Il paese che fa gola a molti / deve essere svenduto/ attraverso la via dell’Autodistruzione.

A nulla servono i morti suicidi / A nulla l’eco del dolore di chi rimane / disorientato. / LORO sono ben sordi /Tutto ci ritorna indietro / come fossimo già in compartimenti stagni di barriere antisuono. / Battiamo le mani sui vetri cercando un’impossibile comunicazione./ Zombies frettolosi i miei simili / Fieri delle proprie maschere senza espressione. Povertà incombe /Segregazione avanza. Con buona pace

del popolo che / in crescente ipercapnia, regala ai porci

volontariamente /Corpo Spirito Mente. / Schiavi della paura

Sedati dal potere / Non sentono il tintinnio / delle catene alle caviglie.

…E fate finta di essere tornati Liberi.

12/ 7/2020

Ci siamo smarriti nel labirinto quasi senza accorgercene

O forse già dormivamo il sonno degli zombies.

Ecco, il varco è stato passato. /E non si può più fare ritorno.

Di che umanità è questa umanità che ti passa davanti a testa bassa, col marchio del padrone bene in vista?!

Sono finita in un mondo alieno/ e la solitudine pervade questo film

dai tristi contorni.

26/7/2020

Preparo la valigia. /Il vaso della mia tolleranza è colmo.

Sempre più insopportabile lo scenario dei miei simili lobotomizzati/

nella farsa quotidiana di infimo gusto.

Ancora guanti contaminati dentro al proprio sudore /e bavagli ridicoli /

orgogliosi d’aver perso i segni di riconoscimento.

Siamo tutti ospiti di un reparto psichiatrico permanente, in cui

si vaga e si vaga senza più meta.

…E va bene, accettiamo anche l’inaccettabile,… non c’è limite alla

sopportazione, se è questo che volete, se pensate che il peggio

sia ormai scongiurato e morto. …Se… se… …se questa è vita?

Io però preparo la valigia, scusatemi.

Il vaso della mia tolleranza è colmo.

19/8/2020

Coscienza preme urgenza di

Espansione. Ribellione non paga.

Tutto si muove/ Prendiamo atto.

Negli spazi di silenzio / Non luogo Non tempo

Cerchiamo la chiave.

…Amore ci salva. / Infinito.

Spicchi di Luce diradano / pesanti condense.

Equilibrio ricrea Frequenze di / Buona volontà.

FINALE CON BRIO (poemetto per pensatori stanchi)

_Good morning mister B.G. _ Buongiorno signor G.C.

A che punto stiamo col gioco delle tre carte? E’ uscito il coniglio dal cilindro? …Come stanno le signore?… Tutto bene in famiglia? …L’erba del prato è stata tagliata?… Il maggiordomo si è rimesso dalla sciatica?… Eeeh… scusate, dov’eravamo rimasti? …Ah sì. Quanti sono i morti oggi?… ma dai! Così pochi?… Sbadatelli, sono sicura che avete contato male. …..Eh, ma allora bisogna prendere provvedimenti!… Dunque, che ne pensate di togliere un po’ di ossigeno nelle ore proficue della giornata?…Alla lunga funziona, fidati. Già fatto?!… Ah! Vero. le mascherine. Chi se lo immaginava, così carine, perfettamente intonate alla mise e, scusate se è poco, al Ruolo. …In che senso? Beh, lo vediamo tutti i giorni al tele. Il nostro carissimo, responsabilissimo nonché illustrissimo signor C.G. … “Chi è?”… Sempre quello di prima, tranquilli. Rigorosamente grigio-ferro-chic o nero-cerimonia-funebre, così è sempre pronto che dite? …….Allora dicevamo?… Bisogna alzare il numero dei morti?… Niente di più facile. …Eventualmente ce li inventiamo, e che sarà mai, alziamo l’asticella dei numeri, qualche foto falsa qua e là, mica “quelli” se ne accorgono. …E ti dico di no!… Ma non li vedi?… basta guardarli in faccia.

S e d a t i. …Eh, da mo’!… Che ti credi, che pettiniamo le bambole? …No, neanche grattiamo la pancia ai macachi. ….Diciamolo pure con orgoglio, ‘la Classe’ non è acqua. Le cose le facciamo per bene o non le facciamo. Tutto programmato da tempo. E pensare che ci hanno dato degli sprovveduti, degli ignorantelli, degli …stupidotti. …Allora? Chi è lo sprovveduto? …Chi è l’ignorantello?… Chi è lo stupidotto? _ Hai voglia a gridare!… Hai voglia a battere i piedi!…

R a s s e g n a t e v i. Vi garantiamo che sarà indolore il passaggio definitivo. Roba di ultimissima generazione, onde signori miei, onde. Al massimo un piccolo tatuaggio, cosa da nulla, un’inezia.

Vi dovete fidare di noi, noi vi amiamo, vogliamo solo il vostro bene, siamo sempre qui per voi e solo per voi. La vostra salute è la nostra più grande preoccupazione, vi pensiamo sempre, ovunque siate, voi dovete solo rilassarvi e stare tranquilli; guardate il tele ed emozionatevi quanto basta, i morti meritano la vostra contrizione. …Ma non dovete preoccuparvi, pensiamo a tutto noi, a casa si sta bene quando si è amati come noi vi amiamo. …Rilassatevi, noi abbiamo bisogno del vostro sorriso, dormite sonni tranquilli. …Tranquilli.

_Buonanotte signor G. _Good nigth mister B.

 

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