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Plateatici a Venezia: proroga fino al 30 giugno per rinnovare

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Il Comune di Venezia ha deciso di concedere una proroga fino al 30 giugno per presentare la richiesta di rinnovo per le attività commerciali che hanno ottenuto la concessione di plateatico venti, trenta o più anni fa. Le associazioni di categoria esprimono soddisfazione per la proroga, poiché solo il 20% delle attività commerciali che devono regolarizzare la propria concessione avevano risposto al richiamo del Comune entro il 15 marzo.

Così gli assessori comunali alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga, e al Bilancio, Michele Zuin: “Si tratta – ha sottolineato Costalonga -di una scadenza perentoria, senza possibilità di ulteriori proroghe, perché urge mettere mano in questo settore, per adeguarsi alle nuove normative fissate dal Canone unico patrimoniale, entrato in vigore già nel 2019, e che avevamo deciso di ‘congelare’ nel periodo, difficilissimo, della pandemia”.

“E’ un lavoro che abbiamo avviato già nei primi mesi dell’anno inviando oltre 1.100 Pec alle aziende titolari di plateatici, spiegando che, per chi gode di una concessione in linea con i criteri vigenti, basterà inviare ai nostri uffici una Scia, mentre invece le imprese che hanno plateatici non conformi alle nuove normative, devono presentare una domanda di concessione vera e propria, corredata da documentazione e disegni tecnici.”

Su un totale di mille attività, solo 194 avevano presentato la richiesta di rinnovo, di cui 15 per situazioni già risolte grazie alla nuova regolamentazione. Gli altri sono in forte ritardo o stanno aspettando che i professionisti incaricati di gestire le pratiche di rinnovo completino il lavoro.

Per richiedere il rinnovo, ci sono due modalità: una per Venezia, dove c’è il vincolo paesaggistico, che varrà 5 anni, e un’altra per le altre zone, che varrà 10 anni. Coloro che sono già in linea con i criteri del Comune possono regolarizzare la propria posizione presentando una Scia, che ha effetto immediato e costituisce titolo di rinnovo. Per le altre situazioni difformi, la procedura prevista è la richiesta di rinnovo, che sarà esaminata dal Comune.

Gli assessori Sebastiano Costalonga (Commercio) e Michele Zuin (Tributi) sottolineano l’importanza di avere una mappatura chiara e facilmente interpretabile della legge, in modo che gli operatori commerciali possano conoscere la natura della propria concessione. Il Comune di Venezia trae ogni anno 5 milioni di euro di canoni dai plateatici, quindi diventa fondamentale per l’amministrazione e per gli operatori avere certezze sul tema.

Tutte le categorie commerciali si sono dichiarate soddisfatte per la proroga concessa dal Comune di Venezia e hanno garantito il massimo impegno nel rispetto della scadenza del 30 giugno. Elio Dazzo (Aepe), Daniele Minotto (Ava), Angelo Zamprotta (Confesercenti), i rappresentanti di Confcommercio di Mestre, Marghera e Venezia e della Confartigianato hanno ringraziato il Comune.

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9 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Venezia è davvero bella al punto che i visitatori, appena scendono i gradini della stazione di santa Lucia, ne sono storditi e diventano delle greggi instupidite. Questo non assolve né i turisti (che arricchiscono solo le tasche dei ristoratori), né i veneziani (che vendono case e negozi a peso d oro a cinesi e altri ristoratori) e nemmeno al Signor Sindaco che continua a prendere in giro da quattro anni i veneziani con gli annunci di prenotazioni e bollini rossi.
    (In realtà non verrà programmato nulla).
    Allo stesso modo il Comune evita accuratamente di mandare la Polizia locale a verificare tavolini e sedute illegali e strabordanti con la scusa del covid e poi quella del rinnovo dei plateatici (da tempo rinviati, per omettere controlli sgraditi ai ristoratori).

  2. Ma non vi mai bene niente, non c’è una sola cosa che vi vada bene, vorrei chiedere a questi gentili commentatori una sola cosa . ” almeno siete veneziani e risiedete a Venezia ? o è tanto per rompere le scatole ? ” , ma cosa devono fare secondo voi ? vietare i plateatici vietando di fatto la libertà imprenditoriale ? capisco che il covid è finito e non ci sono più restrizioni, e ci si può sedere anche all’interno dei locali, ma santo Dio, se vengono regolarizzati che fastidio vi danno ? lasciate vivere in pace chi ancora ha voglia di investire denaro, magari assumendo anche qualche percettore di RDC, visto che ormai la pacchia è finita. Giusto far rispettare le regole e le distanze, soprattutto di sera quando i controlli non ci sono più, giusto non disturbare dopo le 23, orario che normalmente le persone che lavorano durante il giorno vanno a dormire. Spero comunque che la data del 30 giugno sia definitiva, conoscendo le associazioni di categoria temo che faranno di tutto per ostacolare i due assessori che si stanno impegnando al fine di porre rimedio a 40 anni di mal costume. Shylock the first

    • Perché secondo lei ,dato che questa città è fatta di bar e ristoranti uno dietro l’altro, alle 23 le persone dopo aver bevuto ovunque sono così sobrie da non far rumore?

      • Facchino, no di certo, ma a questo punto sanziono sia il gestore che non fa rispettare l’ordinanza, e l’ubriaco che rompe , per schiamazzi, un bel 100 euro che se non paga si trasforma in una notte al fresco, e se ancora non basta chiamo mio zio che è più forte, andiamo avanti così ? Shylock the first

        • non si sanziona più nessunoooo, non lo avete ancora capito??
          non bisogna disturbare il turismo, ne deve arrivare sempre di più,
          e non si deve disturbare gli operatori che devono guadagnare sempre di più…
          schei schei schei… l’ordine è non intervenire: santa margherita, schiamazzi, bar con musica alta di notte, nessuno fa più niente, nessuno viene più: è un ordine di scuderia

    • Si dovrebbe prendere caso per caso …in alcuni punti i tavolini sono troppo invasivi e si fa fatica a passare in altri punti il plateatico può starci ma a certe condizioni che non diventi invasivo ….. Comunque sia, finalmente si da una data 30 Giugno e che sia quella definitiva….

    • Parole sante, non si può piu’ girare per nessuna calle e campo. Sono troppi, antiestetici e raffazzonati. In certi posti poi sono proprio un insulto all’intelligenza, non si passa nemmeno con le bombe. Quanto ricava il comune (volutamente minuscolo) da questa marchetta ?

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