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Donna uccisa all’interno del Centro di Salute Mentale. Dramma a Marostica

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Una donna è stata uccisa a coltellate oggi, all’interno di un centro di salute mentale a Marostica, in provincia di Vicenza.
Il delitto è avvenuto intorno alle ore 12:50.
A dare l’allarme al 118, secondo quanto si è appreso, sono stati alcuni operatori della struttura.
La vittima è stata colpita a morte con una decina di fendenti da un’altra donna. Entrambe sarebbero ospititi della stessa comunità.
La comunità, attiva da una ventina di anni, si trova in una zona residenziale e artigianale, non molto lontano dal centro storico di Marostica.
Alla base dell’accoltellamento, secondo una prima ricostruzione, ci sarebbe stato un litigio violento tra le due donne ospiti della struttura, una delle quali ha impugnato un coltello colpendo più volte l’altra.
La vittima aveva 53 anni; l’omicida, di un anno più anziana, con mani e abiti sporchi di sangue, è stata fermata subito.

I carabinieri della compagnia di Bassano del Grappa sono intervenuti con i militari del Nucleo investigativo di Vicenza che si stanno occupando dei rilievi.
Del delitto è stato informato il sostituto procuratore di turno, Barbara De Munari.
Tra gli elementi al centro degli accertamenti il motivo che ha fatto scaturire la lite fra le due donne, e se vi siano state negligenze nella vigilanza della struttura, per cui l’omicida abbia avuto la possibilità di procurarsi il coltello con cui ha colpito la vittima.

Le due donne sono seguite da molti anni dal Dipartimento di Salute Mentale dell’azienda Ulss 7 Pedemontana.
L’ultimo controllo con esito ‘positivo’ si era svolto proprio stamani.
Lo rende noto la stessa azienda sanitaria, che garantisce – come in molte altre situazioni analoghe – il monitoraggio costante delle condizioni degli ospiti dell’appartamento sociale, con varie visite alla settimana da parte di un operatore sanitario.
Da circa due anni, a fronte di una situazione “stabilizzata”, le due donne vivevano in un appartamento sociale di Marostica, gestito dalla cooperativa sociale “Un Segno di Pace”.
“Le ospiti dell’appartamento – prosegue la nota dell’Ulss 7 – venivano regolarmente sottoposte a visita psichiatrica, con cadenza mensile. In passato non erano mai emersi elementi di aggressività o di tensione particolare, tanto è vero che l’ultimo ricovero dell’autrice dell’aggressione risale a quasi vent’anni fa, e lo stesso è risultato nell’ultima visita effettuata da parte dell’operatore proprio questa mattina, poche ore prima dei fatti”, conclude l’azienda sanitaria.

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