“E’ eticamente inaccettabile, prima che politicamente, che si faccia pagare una tassa a chi ha un reddito di povertà. Meno di 10mila euro all’anno sono un reddito di povertà, oppure una dichiarazione palese di evasione fiscale. Lasciando l’accertamento all’evasione agli organi competenti, ad un’Amministrazione comunale spetta il compito di sostenere le fasce più deboli e uno degli strumenti a sua disposizione è l’esonero fiscale. Per questo, come ‘Tutta la Città Insieme!’ sosteniamo che debba essere alzata la soglia di applicazione dell’Irpef”.
Giovanni Andrea Martini