IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

lunedì 29 Aprile 2024
23.5 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEstipendiDipendenti pubblici, stipendi più pesanti da agosto
Questa notizia si trova quistipendiDipendenti pubblici, stipendi più pesanti da agosto

Dipendenti pubblici, stipendi più pesanti da agosto

pubblicità

Dipendenti pubblici, stipendi più pesanti da agosto fino a dicembre 2023 a seguito dell’attuazione del taglio del cuneo fiscale previsto sin dal mese di luglio. La misura interessa circa un milione e 200 mila dipendenti pubblici, compresi gli impiegati dei ministeri, delle agenzie e delle authority, nonché quelli del settore scolastico.

L’intero processo sarà gestito attraverso NoiPa, la piattaforma del Ministero dell’Economia incaricata della gestione degli stipendi dei dipendenti pubblici. Il taglio del cuneo fiscale, annunciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), rientra nell’ambito delle politiche di decontribuzione adottate per alleggerire il carico fiscale sui lavoratori.

TAGLIO DEL CUNEO FISCALE: A QUALI LAVORATORI?


Il taglio del cuneo fiscale, introdotto nel corso della conversione del Dl Lavoro approvato nel luglio dello scorso anno, prevede due differenti percentuali in base alle retribuzioni lordi mensili. Nel periodo tra luglio e dicembre 2023, il taglio raggiungerà il 7% per i dipendenti con una retribuzione lorda inferiore a 1.923 euro al mese, interessando circa 335mila lavoratori. Per gli altri 860 mila dipendenti con stipendi mensili inferiori a 2.692 euro lordi, il taglio sarà pari al 6%.

Inoltre, per i dipendenti delle amministrazioni centrali e del settore scolastico, si verificherà anche lo sblocco degli aumenti salariali previsti dal contratto, in un’ottica anche di contenimento dell’inflazione. Gli aumenti stipendiali maturati da gennaio a luglio verranno sommati alla misura del taglio del cuneo fiscale.

TAGLIO DEL CUNEO FISCALE: QUANTI SOLDI IN PIU’?


L’aumento per i lavoratori dipendenti pubblici sarà differenziato in base alla posizione lavorativa. I dirigenti riceveranno l’incremento più consistente, con livelli più alti che vedranno una crescita di 534 euro già nel mese di agosto e poi, per i mesi successivi, un importo compreso tra i 52 e i 66 euro mensili. Per i funzionari, gli aumenti saranno compresi tra 29 e 44 euro al mese, mentre per gli assistenti partiranno da 24 euro e arriveranno fino a 31 euro.

Si prevede anche un assegno una tantum dell’1,5%, che sarà erogato a rate mensili, a copertura del periodo senza rinnovo contrattuale e degli arretrati accumulati dall’inizio dell’anno. Ad esempio, un dipendente ministeriale medio riceverà un aumento di 185 euro ad agosto, seguito da un importo di 23 euro al mese una volta saldati gli arretrati.

La situazione sarà simile anche per i dipendenti del comparto scolastico, che vedranno accreditata la quota dell’una tantum già nel corso di questo mese.

L’obiettivo è quello di alleviare il carico fiscale per i lavoratori, cercando di sostenere il potere d’acquisto in un contesto economico ancora incerto a causa, soprattutto, dell’inflazione.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Chi lo prende sempre nel petegolo sono i pensionati, che hanno lavorato una vita, per noi l’aumento è pari a zero, consiglio di non versare i contributi previdenziali, tanto servono solo per i vitalizi dei soliti p***i , e per dare più soldi ai dipendenti pubblici, e loro che cosa fanno ? fanno sciopero, perchè loro sono stanchi, loro sono depressi, loro hanno i sindacati. Shylock the first

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img