I detenuti cantano con gli artisti della Fenice e della Scala.
Proprio così, la voce dei detenuti unita a quelle di alcuni coristi della Scala di Milano e a quelli del Teatro La Fenice di Venezia. E con professori d’orchestra, musicisti di fama mondiale come Franco Mussida, le attrici e gli attori del Macró Maudit Teàter.
Insieme per interpretare in questa chiusura di Quaresima i temi della Passione nella sua attualità, quella attraversata negli ultimi tre anni dal carcere, dalla pandemia alla guerra. Il tutto raccontato con le parole di chi l’ha vissuta e la vive stando in carcere. Cercando di trasformare la detenzione in percorso di crescita, recupero di sé: una forma di Risurrezione, nel contesto del racconto.
E’ “La Passione” – Oratorio laico spirituale che si terrà nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, lunedì 27 marzo 2023 alle 21.
Un’iniziativa promossa e organizzata dall’associazione Amici della Nave, in accordo con l’Abate della Basilica di Sant’Ambrogio Mons. Carlo Faccendini, la Direzione della Casa Circondariale di San Vittore “Francesco Di Cataldo”, la Asst Santi Paolo e Carlo di Milano. Tutti gli artisti coinvolti vi hanno aderito a titolo di totale volontariato, con il sostegno dei Sovrintendenti del Teatro alla Scala e del Teatro La Fenice. E con la partecipazione generosa in termini di tempo, disponibilità, dedizione, dei direttori delle rispettive formazioni corali, i Maestri Alberto Malazzi e Alfonso Caiani, che assieme ai pianisti Giorgio Martano e Andrea Chinaglia hanno trovato il modo di inserire anche le prove per questo evento nel già fittissimo calendario di impegni delle due istituzioni. Identico lo spirito di condivisione da parte della Siae, che oltre a concedere il suo patrocinio all’iniziativa ha coperto i costi di tutti i diritti d’autore previsti.
Il Coro La Nave di San Vittore è attivo da anni nel reparto La Nave dal quale prende il nome e in cui proprio il canto corale rappresenta una delle attività terapeutiche-trattamentali. Il servizio che vi viene svolto, gestito da una équipe della Asst Santi Paolo e Carlo con la collaborazione di volontari dell’Associazione, si occupa della cura di persone con problemi di dipendenza: che in questo reparto vengono infatti considerati “pazienti” prima che detenuti.
Per quanti di loro otterranno il permesso dalla magistratura questa Passione sarà la prima occasione di “uscita” dal carcere per finalità artistico-terapeutiche, anche solo per le poche ore della rappresentazione, dopo il blocco totale che tre anni fa dovette essere adottato anche nelle carceri come misura anti-Covid: una piccola “risurrezione” anche questa, in fondo.
Sono sempre loro ad avere scritto i testi che in questa Passione accompagneranno il racconto evangelico – il racconto di un processo, nella sua essenza, tecnicamente simile alle migliaia che il popolo delle carceri di tutto il mondo sperimenta nella sua quotidianità: arresto, interrogatorio, sentenza, esecuzione della pena – attualizzandone temi e contenuti. Allo stesso modo anche i brani musicali scelti per sottolineare i vari momenti del racconto rappresentano un intreccio di generi, tra musica sacra e non, classica e moderna, che va da Bach al rock e da Arvo Pärt al Gospel.
A cantare nella Basilica di Sant’Ambrogio ci sarà anche l’altro coro dell’Associazione, il Coro Amici della Nave, nato per proseguire l’attività corale all’esterno del carcere e composto da ex pazienti del reparto – ora liberi o in misura alternativa – oltre a un cospicuo gruppo di volontarie e volontari. A suonare con loro in questo Oratorio ci saranno inoltre, sempre come volontari, Franco Mussida alla chitarra baritona con altri musicisti e cantanti del suo CPM Music Institute; e poi archi e fiati dell’Orchestra del Teatro La Fenice e dell’Orchestra Antiqua Estensis di Ferrara. Quindi le attrici e gli attori del Macró Maudit Teàter. Al pianoforte e organo il M.° Ulisse Trabacchin.
Lo spirito complessivo dell’iniziativa è quello di un coinvolgimento del mondo artistico nel suo insieme – anche di realtà geograficamente distanti quali i grandi Teatri di Milano e Venezia, qui uniti dalla loro forte e condivisa sensibilità sociale – in un evento volto a promuovere il valore e la potenza della cultura, della musica, della bellezza senza barriere come strumenti di inclusione, reinserimento, riscatto, riparazione.
Dunque, la voce dei detenuti di San Vittore unita a quelle degli Artisti del Coro della Scala di Milano e del Coro del Teatro La Fenice di Venezia.
A occuparsi del catering offerto dall’Associazione a tutti gli artisti partecipanti sarà la cooperativa sociale Nocetum che in quel giorno – ulteriore risvolto sociale dell’iniziativa, sostenuta grazie al contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti – potrà contare sulla collaborazione di un gruppo di detenute del reparto femminile di San Vittore. La parte tecnica e la regia audio-video dell’evento sono curate da Stefano Sgarella con l’associazione Forte?Fortissimo! mentre la fornitura e il montaggio dell’allestimento sono di Carlo Battaini.
L’ingresso alla Basilica sarà libero gratuito fino a esaurimento posti a partire dalle ore 20.30 con prenotazione sul sito degli amici della Nave. L’evento sarà diffuso anche in streaming sul lo canale Youtube, a partire dalle ore 21.00.
