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Danni per l’acqua alta, ultima proroga per le richieste di risarcimento

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Danni per l’acqua alta, ultima proroga per le richieste dei contributi.
Il commissario delegato all’emergenza per l’acqua granda del 12 novembre 2019 ha firmato oggi, mercoledì 30 dicembre, l’ordinanza n. 16 con la quale è stato prorogato per l’ultima volta, al 29 gennaio 2021, il termine per la trasmissione, tramite l’apposita piattaforma informatica, delle integrazioni documentali relative alle istanze di contributo per i danni subiti dalla cittadinanza a seguito dall’acqua alta del novembre dello scorso anno. Così come previsto “dall’Ordinanza commissariale n. 2/2019 sia per l’immediato sostegno ai nuclei familiari sia per la ripresa delle attività, le cui istruttorie si sono concluse con esito favorevole”. Il testo

dell’ordinanza è pubblicato nel sito internet del Commissario delegato.
“Un gesto di attenzione verso tutti quei soggetti che stanno ancora provvedendo a fornire alla struttura commissariale la documentazione per ottenere il risarcimento per i danni subiti dall’acqua alta dello scorso anno – commenta il commissario, Luigi Brugnaro. Un lavoro che abbiamo portato avanti in tempi rapidissimi e che ad oggi ha già visto la firma di 18 decreti con i quali abbiamo ristorato 5.066 soggetti, sulle 5.877 istanze presentate complessivamente ma ancora incomplete, per un valore complessivo di quasi 30 milioni di euro divisi in 5,4 milioni per 2.156 privati e quasi 24 milioni per 2.910 attività economiche, produttive, sociali e di culto che hanno visto definirsi positivamente la loro rendicontazione. Questa ultima proroga sarà un’occasione per i cittadini di affrettarsi a presentare

la documentazione al fine di non perdere il contributo”.
Per facilitare l’accesso al contributo a una più ampia platea di cittadini e imprese il commissario delegato, di concerto con la Protezione Civile Nazionale, ha introdotto due strumenti innovativi per l’erogazione delle misure di sostegno alla popolazione, volti a sopperire il deficit di liquidità causato dalla perdurante emergenza sanitaria:
la liquidazione parziale del contributo richiesto;
la delegazione di pagamento ex art. 1269 c.c.
Nel dettaglio, con ordinanza n. 9 del 10 aprile 2020 è stata introdotta la possibilità per il richiedente di ottenere una prima liquidazione parziale pari ad almeno il trenta per cento della spesa stimata purché regolarmente comprovata dai corrispondenti documenti fiscali (fatture e quietanze).
Per incentivare l’accesso al contributo dei soggetti legittimati, in data 24 luglio 2020, con ordinanza commissariale n. 11 è stata introdotta la modalità di pagamento tramite

delegazione ai sensi dell’articolo 1269 c.c., mediante la quale il privato cittadino o l’impresa hanno la facoltà di richiedere all’amministrazione il pagamento direttamente ai fornitori delle fatture comprovanti i ripristini effettuati.
Tale strumento si cumula e non esclude la liquidazione parziale sopra descritta. La delegazione di pagamento è ammessa sia per i privati (per singole fatture del valore minimo di 500,00 euro iva compresa) sia per le imprese (per singole fatture di valore minimo di 2.500,00 euro iva compresa).
Tramite la delegazione di pagamento il privato e l’impresa possono effettuare i ripristini necessari senza dover anticipare la somma dovuta al fornitore e solo successivamente rimborsata dall’amministrazione tramite l’erogazione del contributo.

Il pagamento diretto da parte della P.A. al fornitore è sempre consentito purché la fattura contenga lavori o acquisti ammissibili a contributo e sempre che non sia superato l’importo indicato nella spesa stimata. Limitatamente alle imprese in regime ordinario l’accesso alla delegazione di pagamento è ulteriormente condizionato al preventivo pagamento dell’iva che va comprovato allegando le relative quietanze.
Il commissario ha firmato decreti con l’approvazione di 114 interventi di ripristino in città, per un valore complessivo di lavori per 57.093.676,58 euro. Dei 114 interventi, 87 sono conclusi, 25 in corso e 2 in fase di gara per la loro complessità.

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