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Covid aumenta: Veneto verso il rosso

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Covid aumenta: il Veneto è in queste ore in bilico tra l’arancione e il rosso con una spinta che si può definire di crescita.
“Siamo sul filo del rasoio tra arancione e rosso, come molte altre regioni”, ha ammesso oggi il Presidente Luca Zaia che non intende nascondere l’evidenza: il Veneto si sta avvicinando pericolosamente alle cifre che potrebbero inserirlo nella fascia più severa di restrizioni legate alla pandemia.
La conferma viene dai numeri, che attestano un altro aumento significativo di casi Covid, con 1.677 i nuovi positivi in 24 ore, che portano il totale a 348.113.
Vi sono anche 22 decessi, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 10.045 morti tra ospedali e case di riposo.
A complicare la situazione il blocco dell’utilizzo del lotto di Astrazeneca come da indicazione precauzionale di Aifa dopo la segnalazione di alcuni “eventi avversi gravi”.
Eventi che in ogni caso non hanno interessato il Veneto.
“E’ attivo un monitoraggio costante delle reazioni avverse – sottolinea una nota -che, finora, non ha fatto registrare episodi di rilievo, ma solo eventi lievi che si possono comunemente verificare dopo l’erogazione di un vaccino”.
I dati del virus

non testimoniano ancora, in ogni caso, la soglia-limite per le strutture sanitarie.
Rallenta infatti leggermente la crescita dei numeri degli ospedali: nei normali reparti medici sono 1.340 (+2) i posti occupati da pazienti Covid, nelle terapie intensive 170 (+4).
Se la situazione dovesse peggiorare e le restrizioni diventassero più stringenti, per Zaia è indispensabile “agire immediatamente sulle misure economiche compensative” per i settori economici maggiormente colpiti.
Di pari passo con la gestione degli indennizzi, la Regione Veneto scommette sulla propria capacità di fuoco in termini di rapidità di vaccinazione, sempre che le dosi promesse arrivino nei tempi stabiliti.
I Governatori hanno concertato oggi in videoconferenza l’ossatura dello schema che sarà seguito in tutta la Penisola per la sequenza delle chiamate alle dosi.
Criteri uguali per tutti, a partire dal mondo “delle fragilità, della disabilità, dei caregiver e dei familiari. Dopo di che – spiega Zaia – si va finalmente per fasce d’età in ordine decrescente”.
Ma il Veneto è pronto a rilanciare sui vaccini anche per supportare le imprese in difficoltà. “Stiamo lavorando ad un protocollo che presenteremo martedì per le vaccinazioni aziendali” annuncia il Governatore. “Consegneremo i vaccini alle imprese – spiega – dovranno avere un medico che pratichi le dosi ai lavoratori”.
Nel frattempo le lezioni in presenza si apprestano ad essere bloccare per molti studenti.
Oltre ai distretti già individuati ieri, ve ne sono altri quattro in queste ore che hanno mostrato una incidenza superiore ai 250 casi per 100 mila abitanti, percentuale oltre la quale si rende necessaria la chiusura delle scuole. Si tratta delle aree di Pieve di Soligo, Rovigo, Padova Bacchiglione e Piovese e Ovest Veronese.

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