Il dibattito sul rango di una larga parte di “turisti” che arrivano a Venezia è aperto e vivo più che mai. Ogni giorno social e gruppi integrano la discussione con nuove esperienze e testimonianze.
Quella di oggi è l’immagine di una intera pizza per terra sui gradini di un ponte.
Caduta? Buttata? Non avevano più fame? Non è dato sapere, quello che conta è che i “gitanti” che hanno fatto il picnic per strada non si sono neanche preso il disturbo di raccogliere se non di pulire.
La foto è di lunedì pomeriggio, in un orario prima delle ore 18, in Campo Santa Maria Formosa, come ci segnala la gentile Cristina: “Notare che in campo ci sono ben 2 bidoni per l’immondizia. Uno vicino alla fontanella, l’altro a ridosso della chiesa. Perciò vicinissimi al ponte”.
Ciò nonostante la pizza per terra con la sua scatola per il trasporto è stata lasciata sui gradini del ponte dalle persone che l’hanno abbandonata.
Ed è così che si è presentata per il resto della giornata, un “monumento” che rappresenta quello che è diventato una larga parte del turismo di Venezia oggi.
Oggi davanti a me una coppia di giovani fermi con il cane ben piazzato per espletare i suoi bisogni urinari lasciando una bella chiazza. Al mio richiamo di usare un po’ d’acqua per pulire, placidamente cadano dalle nuvole e alla mia indignazione per non rispettare la nostra città, mi rispondono senza nessuna vergogna o cenno di scusa che loro a Milano fanno tutti così…Questo ormai è il tragico basso livello civile di molti escursionisti.
Maiali, e chiedo scusa a quelli a 4 zampe.
Secondo me anche i turisti ci sono accorti che tutto il cibo ha lo stesso sapore di Gardaland, cosa si possono aspettare ormai?!&&&&&&&
Giegiu bondì,
ovviamente a camminare per Venezia, per chi non è abituato, fa appetito.
Pertanto se hanno lasciato la pizza per terra, vuol dire che era una schifezza.
E poi parliamo, beandoci, che l’Italia è il paese dove si mangia meglio al mondo.
Questo è quello che offriamo ai turisti esteri.
Poi promoviamo conferenze, dibattiti nazionali e pure all’estero per diffondere la buona tavola.
Andateci piano nel rispondermi, che ce ne per tutti.
Ad maiora