Coronavirus che ha ripreso a mordere in Veneto. Non si ferma il rialzo dei contagi: nella nostra Regione si registrano altri 42 nuovi positivi nelle ultime 24 ore.
Questo ultimo gruppo di ‘nuovi positivi’ porta il dato complessivo a 19.649 dall’inizio dell’epidemia.
I dati provengono dall’ultimo bollettino della Regione.
Nessun nuovo decesso: il numero delle vittime è fermo a 2.050 (tra ospedali e case di riposo).
Con i nuovi focolai sale conseguentemente il numero dei soggetti posti in isolamento domiciliare (+100), che ora tocca quota 1.694.
Molti dei nuovi positivi (26) fanno riferimento alla provincia di Padova.
Leggero incremento (+2) nei pazienti con Covid ricoverati nei normali reparti, 132, mentre è stabile, 7, quello dei ricoverati nelle terapie intensive.
OBIETTIVI
Intanto la scienza italiana offre qualche speranza. Si è conclusa la prima fase del progetto MabCo19 di Toscana Life Sciences, con la messa a punto di 3 anticorpi monoclonali che saranno prodotti per i test clinici sull’uomo al fine di arrivare ad una cura contro la Covid-19 sviluppata a partire dal sangue dei pazienti guariti.
Sono dunque 3 gli anticorpi selezionati a partire da più di 4000 candidati ottenuti dal sangue di pazienti convalescenti o guariti da COVID-19, ricevuto grazie alla collaborazione con INMI Spallanzani e, successivamente, con la Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese e che, dopo essere stati oggetto di domanda di brevetto, potranno essere prodotti per i test clinici.
” Uno di questi tre anticorpi – spiega Claudia Sala, Senior Scientist del MAD Lab presso Fondazione Toscana Life Sciences – è stato il primo identificato come potente che si è confermato tale ormai in diversi esperimenti ed è dunque già stato espresso e purificato in laboratorio. Grazie alla sequenza del DNA che codifica per questo anticorpo abbiamo potuto produrlo in vitro e purificarlo, verificando come anche questa versione e una variante “mutata”, cioè migliorata nelle sue proprietà funzionali, mantengano attività neutralizzante nei confronti del virus. Siamo dunque molto ottimisti sul prosieguo dello sviluppo e sulla sicurezza e potenzialità terapeutica”.
La sequenza di DNA dei tre anticorpi monoclonali umani è stata inviata a un partner svizzero per lo sviluppo delle linee cellulari e, successivamente, avverrà la produzione e l’infialamento grazie all’accordo sottoscritto con il Gruppo Menarini per l’utilizzo del loro impianto industriale Biotech di Pomezia.
L’obiettivo è di poter avviare entro la fine del 2020 i test clinici sull’uomo. “Abbiamo scelto di portare avanti i 3 anticorpi monoclonali più promettenti – afferma Fabrizio Landi, Presidente di Fondazione Toscana Life Sciences – in modo da verificare anche quale si esprime meglio nella produzione su scala industriale. Con questo risultato confermiamo inoltre le tempistiche di sviluppo che avevamo ipotizzato all’avvio del progetto e prevediamo l’inizio dei test clinici fra circa 5-6 mesi”.
Il MAD Lab di Fondazione Toscana Life Sciences è coordinato da Rino Rappuoli. Il progetto MabCo19, avviato a fine marzo 2020 grazie a un finanziamento parziale con risorse della Regione Toscana, ha recentemente ricevuto anche un rilevante finanziamento dall’EU Malaria Fund.